A ventidue anni impressionava ancora a calcetto, il ds del Maribor lo acquistò per 80mila euro: poi lo vide Sabatini al Palermo, portandolo in Italia…
“Quando ci chiediamo chi sono quei quattro-cinque fuoriclasse che oggi fanno la differenza in una Serie A mai così livellata verso il basso, non possiamo non prevedere nell’élite Josip Ilicic. A 31 anni compiuti ha raggiunto quella maturità che gli consente di essere definitivo in ogni giocata“. Sul ‘Corriere dello Sport’ di oggi si parla di Atalanta. E, nello specifico, di Josip Ilicic.
“E’ come se avesse lavorato molto sul suo talento e avesse infine deciso di togliere tutto il superfluo […] via gli orpelli, i ricami inutili, le carezze al pallone; ora si bada al suolo” si legge sul quotidiano.
“Le sue origini richiamano echi di una guerra, quella nella ex Jugoslavia, che sembrano lontani e invece era appena ieri. Josip è nato in Bosnia, ha passaporto croato e cittadinanza slovena. Josip bambino è un profugo di guerra che cresce tra la paura delle bombe. Quando ha 22 anni il ds del Maribor, Zlatko Zahovic, lo compra per 80mila euro, lo fa giocare una manciata di partite tra cui una sfida di Europa League con il Palermo che poi lo compra per 2,2 milioni soffiandolo al Cesena e al Milan. Questo è il suo nono campionato di Serie A consecutivo. Poi, a Bergamo, la definitiva consacrazione“.
Spettacolare ???
Spettacolo!!
Bravissimo
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