Il presidente Antonio Percassi parla ai microfoni de L’Eco di Bergamo: “Giocare a Bergamo la Champions? Porteremo qui i dirigenti Uefa”

“Da lunedì, ogni mattina guardo la classifica. E mi sembra giusta. È stata premiata la squadra che ha offerto il miglior calcio, dopo Juventus e Napoli”: inizia così la classica intervista di fine stagione rilasciata dal presidente Antonio Percassi ai microfoni de L’Eco di Bergamo. Una stagione rocambolesca, ad inseguire: “La svolta nella partita d’andata con il Chievo, i picchi contro l’Inter in casa e con la Juve in Coppa Italia”.

Poi sulla possibilità di giocare la Champions League a Bergamo: “È impossibile, ma ne abbiamo fatte tante di cose che sembravano impossibili. Quando i lavori saranno a buon punto porteremo qui i dirigenti Uefa per cercare di ottenere una deroga. Faremo gli interventi necessari, a qualsiasi costo”. Il paragone viene semplice: “Ricordate lo stadio del Sarajevo? Se si può giocare lì, perché non a Bergamo?”.

Dai sogni agli obiettivi: “Quello di costruire una squadra competitiva per tutte e tre le competizioni. Partendo dalla salvezza, come sempre. L’Atalanta non deve mai perdere la sua misura e so che questo i bergamaschi lo capiscono. Vogliamo fare due colpi entro il ritiro, ma avere una rosa completa per fare bene anche in campionato”.