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Nati il 1° luglio: Carnesecchi e gli altri, compleanno da portieri

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Il promettente baby della Primavera spegne le candeline insieme a Grassi e alla meteora Colombi: tre atalantini tra i pali

L’esordio di luglio è il compleanno per ben tre portieri. Ne compie 19 Marco Carnesecchi, da domani a lunedì prossimo a Coverciano per il ritiro da preconvoncato insieme a Roberto Piccoli per gli Europei armeni (dal 14 luglio) nell’Italia Under 19 di Carmine Nunziata. Un rigore recentemente parato (a Ito) per salvare lo 0-0 col Giappone nel girone del Mondiale Under 20 polacco, in cui il ct Paolo Nicolato gli ha per il resto preferito il milanista Alessandro Plizzari, ma soprattutto campione Primavera pur non avendo giocato le fasi finali (al pari dei compagni azzurri Enrico Delprato e Andrea Colpani; in porta per Massimo Brambilla c’era Khadim Ndiaye) e miglior numero 1 di categoria per il secondo anno di fila. Forte di 58 presenze nel biennio al piano di sotto, convocato dal Gasp e in panchina a Cagliari in Coppa Italia nell’ottavo del 14 gennaio scorso, il riminese cresciuto nel Cesena è atteso a un prestito per fare esperienza tra i pro. Gli altri festeggiati di oggi in quota Atalanta sono Marcello Grassi (71) e Simone Colombi (28), ancora al Carpi, scudetto Giovanissimi (2005) e Torneo di Arco (2006) da prodotto del vivaio.

GRASSI CHE COLA. Carrarese come Gigi Buffon, in maglia Dea Grassi vinse un torneo di Viareggio nel ’69 (rigori decisivi parati a Milan e Dukla Praga) con Silvano Moro in panchina, lo stesso che non evitò la retrocessione alla prima squadra dopo aver sostituito Stefano Angeleri e prima della mossa della disperazione Carletto Ceresoli. 5 presenze (la prima in A, a Vicenza il 27 ottobre ’68), dietro Giorgio De Rossi e col “terzo” Zaccaria Cometti al passo d’addio, altre 4 cadette agli ordini del trio di alternati in sella Viciani-Gei-Titta Rota, 14 più 6 in Coppa Italia nel 1972-1973: stavolta il titolare è Pietro Pianta e l’allenatore Giulio Corsini, ma si torna in B lo stesso. Più soddisfacenti il quadriennio successivo ad Ascoli, Carlo Mazzone e poi Enzo Riccomini come mister, coi due anni in massima serie in mezzo e compagni di estrazione atalantina come Eugenio Perico, Elvio Salvori e Adelio Moro.

GIRO D’ITALIA. Cresciuto nel San Marco Avenza, Grassi, proveniente dalla Lucchese e prestato a Spezia e Cremonese nei primi anni Settanta, sarà la riserva del futuro nerazzurro Nello Malizia nel Perugia secondo senza sconfitte di Ilario Castagner (passato dal settore giovanile bergamasco) nel ’79 dietro il Milan della stella, giocando anche con Bari, Pescara, Pistoiese, Rapallo Ruentes, Carrarese e Ceparana ritirandosi a 38 anni. Scese in campo contro Francia e Israele, nel ’69, difendendo la porta della Nazionale di C allenata da Enzo Bearzot. Ha anche giocato a bocce (serie C) e fatto il preparatore dei portieri a livello dilettantistico.

VOLO DI COLOMBI. Per Colombi, invece, niente gloria in patria. 1 panchina nel 2007-2008 e 8 nel 2008-2009 agli ordini di Stefano Colantuono. Di Zandobbio (nato a Seriate) come i fratelli Zenoni, dal 2009 al 2014 va in prestito a Pergocrema, Alessandria, Juve Stabia, Modena, Padova e dal gennaio al Carpi, finché in estate lo acquista il Cagliari. Poca roba, in serie A: esordio il 31 agosto sul campo del Sassuolo concessogli da Zdenek Zeman, protagonista nell’avantindré con Gianfranco Zola poi sparigliato da Gianluca Festa, e altre due partite proprio con l’Atalanta due settimane dopo (gol di Estigarribia, Boakye e Cossu su rigore) e a Palermo il 6 gennaio. 8 palloni raccolti dalla porta e, a sbarrargli il passo, l’emergente Alessio Cragno e soprattuttto Veljo Brkic. Vid Belec, invece, gli fu preferito da Fabrizio Castori nell’unica annata al primo livello del Carpi, anche se lui arrivò nel mercato invernale essendo già stato in rosa al Palermo metà annata (0-1 col Sassuolo, killer l’ex nerazzurro Floccari, 23 settembre 2015). Il 15 maggio 2016 a Udine l’ultima partita fra i big, vittoria per 2-1. In cadetterìa, senza più cambiare casacca, ecco la recente retrocessione in C, con Emanuele Suagher e l’altro difensore made in Dea Anton Kresic. E anche un infortunio al metacarpo a febbraio contro l’Hellas. Tanti auguri.

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