In conferenza stampa parla mister Gasperini, alla vigilia della partita con l’Inter: “Fare bene in campionato per fare bene in Champions”.
Ha parlato Gian Piero Gasperini in conferenza stampa, tra sorteggio di Champions League, calciomercato e la sfida di domani contro il Torino.
SUL TORINO. “Abbiamo bisogno di giocare bene in campionato per presentarci bene in Champions, perché come han detto quasi tutti i giocatori è la Serie A il vero traguardo di questa stagione. A Ferrara siamo partiti bene, è veramente difficile ribaltare una partita così, alla prima giornata. Un gesto di forza molto importante, che ci proietta a questa partita con il Torino. Fondamentale. Poi la sosta e un tour de force, ma si avverte già che sarà partita vera domani sera. È una squadra fisica, organizzata, non è facile giocare bene tecnicamente contro di loro. Abbiamo sempre fatto delle buone gare, ma il Torino è un’ottima formazione, in Serie A è spesso così. Speriamo che il Tardini ci porti bene come il Mapei Stadium, speriamo di giocare presto anche a Bergamo”.
TORINO FUORI DALL’EUROPA. “È vero che hanno perso una grande opportunità, sono stati sicuramente sfortunati nel sorteggio, una squadra inglese in questo periodo non è semplice da affrontare. Per loro nascerà l’esigenza di fare bene in campionato, non avranno le partite internazionali che tolgono energie, ma danno tanto in esperienza, ambizione. Sentiamo che tanti si paragonano all’Atalanta, ma arrivare terzi non è semplice. Tra il dire e il fare c’è il campo di mezzo, essere arrivati davanti a tutte quelle squadre non è una passeggiata, non sarà semplice per gli altri ripeterlo”.
ZERO GOL AL TORINO L’ANNO SCORSO. “Ha una grande difesa, non è mai facile fare gol contro di loro”.
DIFESA E I GOL SUBITI A FERRARA. “In condizione di difficoltà i difensori hanno fatto un’ottima squadra, appena superati le due reti subite. Secondo me hanno fatto una buona partita. Poi certo, magari il giudizio si abbassa quando prendi gol in questo modo. Episodi però isolati nell’arco di novanta minuti in cui hanno fatto molto bene”.
MURIEL. “È una forza dell’Atalanta che l’anno scorso non c’era, un reparto offensivo con diverse soluzioni. Possono variare i giocatori, ma si vedrà di più quando ci saranno le partite di Champions League, con partite dure ogni tre giorni. Lo avevamo già fatto in Europa League e avevamo gestito bene, ma siamo stati anche fortunati. Se un centrocampista prende una botta e sta fermo due settimane, salta cinque partite. Non due”.
ILICIC E CASTAGNE. “Speriamo dopo la sosta, che si allenino da settimana prossima. In modo da averli quando inizia la fase più dura del girone d’andata”.
TOLOI. “Ha recuperato già da inizio stagione, potrebbe anche giocare dall’inizio o a partita in corso”.
CALCIOMERCATO. “Il calciomercato è ancora aperto, non finisce mai”.
ARANA. “Non l’ho ancora visto all’opera, un piccolo allenamento poi è dovuto tornare in Spagna per i documenti. L’ho rivisto oggi, domani giochiamo. Lo porto così sta un po’ in compagnia, parla un po’ con i ragazzi, così inizia a stare nell’ambiente. Poi partirà martedì con l’olimpica del Brasile e lo rivedremo alla vigilia della partita con il Genoa. Dispiace non poterlo vedere nella sosta”.
SORTEGGIO. “Ho molta fiducia, ma non deve essere troppa. Lo Shakhtar è una grande squadra, che negli ultimi anni ha messo in difficoltà squadre italiane e straniere. Vale la seconda fascia. È un girone che sulla carta ci dà la possibilità di fare qualche punto, quindi sotto questo aspetto è stato un buon sorteggio. Poteva andare peggio, ma non significa che non sarà difficile. In Champions League sono solo squadre forti. Poi sono chiacchiere, bisogna arrivare al momento giusto a giocare”.
GUARDIOLA. “Con loro non c’è sfida. Ho avuto la fortuna di conoscerlo. Oltre che il miglior allenatore in assoluto, è una grandissima persona. Io conosco uno dei suoi più stretti collaboratori, che giocava a pallanuoto a Pescara quando io giocavo lì. Era il più forte al mondo in quel momento. Quando sono stato esonerato dall’Inter mi ha chiamato, dicendo di andare qualche giorno a stare con lui e Guardiola. Ho passato qualche giorno lì a Barcellona, è stato d’aiuto per superare la delusione. Un grande gesto. Detto questo, speravo di. non incontrarlo. Non c’è sfida, ma a mio parere incontriamo i favoriti per la Champions League, insieme al Barcellona”.
Stiamo attenti però perché il Toro è una brutta bestia