L’ex attaccante: “Un giovane deve giocare. Capisco la sua volontà di andare via, ma il no dei Percassi al Borussia Dortmund vale tanto”

Un’estate con la valigia in mano destinazione… Zingonia. Durante l’ultima sessione di calciomercato Musa Barrow è stato accostato a moltissime squadra italiane ed estere anche perché la volontà dell’Atalanta sembrava chiara: cederlo in prestito per riaverlo, tra un anno, maturato e pronto per affrontare al meglio la Serie A. Alla fine il trasferimento non è arrivato e saranno i nerazzurri stessi a completare la maturazione del loro talento. L’Atalanta crede in Barrow ed è pronta a blindarlo, magari prolungano il contratto fino al 2024 con adeguamento dell’attuale ingaggio (500 mila euro bonus inclusi). Se ne parlerà più avanti, senza fretta.

Ora conta solo concentrasi sul campo e lavorare perché solo così si esce da certe situazioni. Certo, trovare una sistemazione dove avere più continuità sarebbe stato l’ideale, come sostiene l’ex attaccante della Dea, Nicola Ventola: “Un giovane deve giocare. Ho letto che avrebbe voluto andare via, posso capirlo. Io stesso, dopo il primo anno a Milano, andai in prestito a Bologna e Bergamo – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. E nel 2001, quando tornai, ero un altro giocatore: per Musa un percorso del genere sarebbe stato l’ideale. A questa età, meglio essere titolare in una piccola che riserva in una big, come l’Atalanta va ormai considerata“.

“Il mio consiglio non può che essere di non mollare. Oltre che in Serie A, l’Atlanta giocherà anche in Coppa Italia e in Champions: sono convinto che tutti avranno una chance – ha aggiunto -. Poi, se non dovesse trovare spazio, a gennaio si potrebbero fare altre valutazioni. L’anno scorso Barrow è stato anche sfortunato: Gomez, Ilicic e Zapata sono stati strepitosi, ma quel ‘no’ all’offerte del Borussia Dortmund vale tanto. Vuol dire che i Percassi credono ancora in lui“.