La statistica arroventa ancor di più l’attesa per il retour match di Champions League col City a San Siro il 6 novembre: due squadre maestre dell’attacco in Europa
L’attacco dell’Atalanta? Meglio, in Europa, c’è solo il Manchester City. Quello della scoppola in Champions League di martedì scorso, atteso al rendez-vous di San Siro il 6 novembre. Con 28 gol in 9 partite di campionato i nerazzurri non hanno rivali in Italia: la media è di 3,11 a partita. Inferiore di poco ai Cityzens di Pep Guardiola, i più prolifici dei campionati continentali con 32 in 20 turni, 3,2 di media.
COME IL CITY… QUASI. Lo rileva L’Eco di Bergamo, sottolineando come l’Atalanta abbia segnato fin qui il 40 per cento in più del secondo attacco, quello della vice Juventus in classifica, l’Inter, ferma a 20. I nerazzurri possono contare su un ritrovato Josip Ilicic, già a segno con la Fiorentina e ieri con l’Udinese alla doppietta più rigore procurato, e soprattutto su un Luis Muriel straripante: titolare alla terza partita su nove, otto palloni in porta di cui tre rigori (due ieri, il precedente col Genoa) e cinque nelle ultime due uscite dopo la doppietta alla Lazio.
TRAORE DA RECORD. Record di precocità, non in assoluto ma di squadra, per Amad Diallo Traore, il primo 2002 a segno in serie A. 17 anni, 3 mesi e 16 giorni: è nato ad Abidjan, la capitale della Costa d’Avorio, l’11 luglio 2002.