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Atalanta, l’Europa è un destino a quattro mani col City

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Nerazzurri in corsa anche per il secondo posto, ma senza due bottini pieni del Manchester City di Guardiola – cui serve un successo per il primo posto matematico – sarebbe al massimo EL

Meno 4 dalla coppia dalla classifica avulsa in vantaggio, dopo lo storico primo punto conquistato col Manchester City, ma per l’Atalanta i giochi restano aperti anche per il secondo posto. Pure il terzo sarebbe manna dal cielo. Il fatto è che, anche nel caso contro Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk (da affrontare in Ucraina alla sesta giornata) arrivasse sempre il bottino pieno, per conquistare checchessia servirebbe la mano della Provvidenza sotto forma dei piedi dello squadrone del Group Stage C, apparso in calo sulla lunga distanza a San Siro.

IL CITY: PRIMO POSTO DA BLINDARE. La complicazione resta ovviamente la partenza ad handicap, con la scoppola croata e il ko in rimonta cogli ucraini che a distanza di sei settimane ha ancora il potere di mandare ai matti pensando a come e quando è maturato. Le coincidenze del calendario sono una rampa di lancio per i nerazzurri. Il 26 novembre, infatti, urgono i tre punti con la squadra di Nenad Bjelica accompagnati da quelli della sicurezza in ottica primo posto dei Cityzens in casa con gli arancioni del Donbass.

IL DESTINO IN EUROPA: ULTIMA CORSA A KHARKIV. L’Atalanta arriverebbe lo stesso all’ultimo posto alla vigilia dell’ultima giornata, col rendez-vous di Kharkiv da affrontare come ultima spiaggia. A quel punto, sempre che il City di Pep Guardiola non scenda a Zagabria già appagato per la vetta a quota 13, la Dinamo dovrebbe far di tutto per schiodarsi dai 5 punti attuali – frutto dei 3 contro il Gasp e i due pari negli scontri diretti – proprio come il nemico di turno dei bergamaschi, che devono mirare al settebello senza calcoli. Se tutto andrà bene, sarà secondo posto e qualificazione alle eliminatorie della Champions. Una vinta e un pari complicherebbero le cose, ma restare al palo vincendole entrambe è pressoché impossibile: anche se all’Etihad Stadium l’11 dicembre dovesse esserci la sorpresa, coi croati a salire a 8, per Gian Piero Gasperini sarebbe terzo posto ed Europa League. L’importante è che Dinamo e Shakhtar non pareggino le due partite rimanenti (Dea a 3) o che non ci sia un traguardo contemporaneo a quota 5: ci vorrebbe, rispettivamente, uno scarto di 5 e 2 gol.

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