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Il Favini Day dalla famiglia a Bellini: “Ha onorato l’Atalanta e il calcio”

Dai figli Stefano e Giorgio alla nipote Francesca, passando per lo storico capitano e il consigliere Selini, un coro unanime di grazie e di rimpianto

“Siamo grati all‘Atalanta per aver onorato la figura di nostro padre. Ma soprattutto siamo orgogliosi di aver avuto un papà così, sempre vivo nel ricordo di tutti. Quello che ha fatto si tocca con mano e resterà”. Stefano, uno dei figli di Fermo “Mino” Favini, è stato massaggiatore della nazionale italiana Under 20 dal 1999 al 2006, lavorando con gente come Gentile, Tardelli e Rocca. Ed è intervenuto insieme al fratello Giorgio e alla figlia Francesca all’intitolazione dell’Accademia del Settore giovanile di Zingonia alla memoria del Mago di Meda. Ma tra lui e gli altri convenuti illustri è stato un coro unanime di ringraziamento e rimpianto per il maestro che ci ha privati della sua presenza il 23 aprile scorso.

“FAVINI, LA CULTURA DEL LAVORO”. Il proemio ideale alla serie di conferenzieri è dall’amministratore delegato Luca Percassi: “Ricordo un torneo dei 2008 con squadre provenienti da tutta Europa e qualcuna dal Sudamerica, dopo una nostra vittoria a Napoli. Abbiamo scoperto di essere famosi anche a livello comportamentale e di cultura del lavoro grazie all’impronta di Mino. Un immenso grazie, davvero. I suoi insegnamenti rimarranno”.

PAOLO IL BELLO. Non poteva mancare il tributo di uno degli allievi prediletti di Favini, il capitano per antonomasia, Gianpaolo Bellini: “Mi allineo con Luca Percassi: anche io, come lui e migliaia di altri, sono stato un ragazzo di mister Favini, maestro sul campo da calcio e anche nella vita”, ha sottolineato il vice allenatore della Primavera nerazzurra.

SELINI E FAVINI. Commosso e commovente il ricordo di Roberto Selini, azionista e consigliere atalantino, già referato al settore giovanile con tanto di delega: “Mi emoziona sentir parlare di Favini. Mia figlia lo chiamava il nonno e voleva sempre andarlo a trovare – le parole dell’imprenditore di Telgate -. Quando i ragazzi firmavano il contratto lui era l’uomo più felice del mondo. Sentirlo parlare di calcio era imparare cosa fosse il calcio vero. Una validissima persona”.

IL PRESIDENTE: OLTRE FAVINI. Il sigillo di ceralacca al Favini Day al Centro Sportivo Bortolotti è apposto in prima persona dal presidente Antonio Percassi, dagli onori di casa alla promessa: “L’impegno della società non si esaurisce certo con questa doverosa inaugurazione a una delle più grandi e significative figure della sua storia – la chiosa del numero 1 di Zingonia -. Da qui a tre anni investiremo ancora sul settore giovanile e sulla prima squadra, anche a livello di strutture. Abbiamo otto campi, un edificio solo per il vivaio, lo stadio da completare. Questa è solo la posa della prima pietra”.

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