Ce n’è perfino un altro, della squadra arbitrale dell’ultima volta di Michael Fabbri con l’Atalanta. Ai tempi V.A.R., oggi assistente del medesimo nella sala regia a Lissone. Era ed è Marco Guida, non esattamente l’arbitro più celebrato al mondo. All’epoca, 10 febbraio 2022, ebbe parecchio da fare e da interloquire via auricolare col fischietto ravennate: due rigori e il gol della vittoria assegnati alla Fiorentina con la tecnologia, altrimenti ciccia. Da allora, l’arbitro omonimo degli sciroppi da ghiacciolo o meno e i bergamaschi non si erano più rivisti.
L’ultima volta di Fabbri con l’Atalanta
Era il quarto di finale secco di Coppa Italia ed è quantomeno curioso che la designazione con l’Empoli sia stata annunciata proprio all’indomani dell’accesso alla finale dei nerazzurri proprio ai danni dei viola. I deja-vu, ancora un po’, superano le statistiche. Cominciando dalla fine, c’è que 3-2 allo scadere per un gol di Milenkovic, per ironia della sorte l’espulso nell’episodio chiave della semifinale di ritorno stavolta, in sospetto fuorigioco e in combutta con l’ex Jack Bonaventura. Punto valido dopo tre minuti di conciliaboli specie via orecchio, la zampata al novantatreesimo è valida e non sarà più recuperata.
La moviola di due anni fa
In quel frangente l’espulso, per somma di ammonizioni col secondo fallo da sanzione speso su Luis Muriel al 79′, fu Martinez Quarta, proprio il firmatario del temporaneo 1-1 dei nostri giorni. I due penalty, francamente, c’erano. Il primo per pestone di De Roon su Nico Gonzalez, ma senza richiamo del Var, ciccia. Tigore infilato da Piatek al 9′ dopo due giri di lancetta di stop. Il secondo, con lo stesso marcatore del primo, Piatek, a segno sulla ribattuta di Musso al 71′, per calcione di Koopmeiners a Maleh. In mezzo, la rimonta Zappacosta-Boga a cavallo dei due tempi (30′ su assist di Freuler e 56′).
L’arbitro Fabbri e i precedenti Atalanta-Empoli
Due i precedenti diretti fra le due squadre, entrambi disputati in casa dell’Atalanta. Il primo, il 7 febbraio 2016, nell’era di Edy Reja, finito 0-0. Il secondo, vinto in rimonta da Gian Piero Gasperini su Giovanni Martusciello, il 20 dicembre dello stesso anno. Tutto nel secondo tempo, dalla zampata di Mchedlidze sulla punizione di Dimarco (6′) alla doppia magia del subentrato Franck Kessie, pareggio a rimorchio del Papu Gomez (29′) e palla in mezzo decisiva per la mischia al 95′ risolta da Marco D’Alessandro. Per i bergamaschi, con Fabbri 9 vittorie, 3 pari e 4 sconfitte in 16 gare dirette; per i toscani, invece, su 17, record negativo di 5-5-7 con due turni già fischiati nell’annata corrente, lo 0-0 in casa con l’Udinese e il più recente scivolone di corto muso col Bologna lo scorso 15 marzo. Sotto, gli screenshot da Transfermarkt sul bilancio del geometra quasi quarantunenne (8 dicembre, insomma…) con le due contendenti.
