
Il prodotto del vivaio nerazzurro ha proprio nella casa madre la vittima preferita nella massima serie: le ha segnato lì tutti gli 8 gol. Lazio e Lecce le più battute in assoluto
Le vittime preferite in assoluto di Giampaolo Pazzini, che nell’Atalanta c’è cresciuto e oggi ci gioca contro da avversario nell’Hellas Verona, pur partendo da panchinaro, sono la Lazio (24 sfide) e il Lecce (10) a quota 9 gol. Ma a entrambe l’attaccante trentacinquenne di Monsummano Terme ne ha segnati un paio in Coppa Italia, rispettivamente in maglia Fiorentina e Sampdoria in due differenti occasioni e ai giallorossi da blucerchiato in soluzione unica. Così la squadra più bucata in serie A dal Pazzo, ben otto volte, resta proprio quella di Bergamo.
ATALANTA E UDINESE, L’OTTOVOLANTE DEL PAZZO. Anche per l’Udinese (17 match), stesso discorso valido per le compagini assordate dalla nona sinfonia nel sacco: due nel trofeo della coccarda. Contro l’Ascoli, anche 3 in Coppa e 4 in B in 8 confronti, per una media di 1 a partita. L’ottovolante globale contro le Zebrette e il Picchio si trasforma in quello secco alla Dea nel solo massimo livello del calcio tricolore. In 18 incontri da amici-nemici dopo essersi detti addio: trattavasi, all’epoca, di plusvalenza e di prodotto di spessore in uscita dal più quotato vivaio italiano.
SE SON PAZZINI NON LI VOGLIAMO. Pazzini detto il Pazzo, quando ha voluto, ai nerazzurri ha saputo far male davvero. Su 8 gol, ben 3 decisivi per uccidere la madre calcistica. In maglia viola, la doppietta (89′ e 94′) nel 3-1 casalingo dell’11 novembre 2006 (25′ Migliaccio, 26′ Mutu), a Bergamo (32′, rigore) nel 2-2 del primo aprile 2007 (27′ Reginaldo, 39′ Loria, 66′ Doni su rigore) e nello stesso score (29′) del 9 febbraio 2008 (30′ e 90′ Muslimovic, 60′ Semioli). Da doriano, il matchball su assist di Cassano al 61′ del 22 febbraio 2009 e il 2-0 (45’+1′) del 31 gennaio 2010 (36′ Palombo).
PAZZINI KILLER NEL VERONA. All’Atalanta il toscano ha all’attivo una marcatura anche nella sua militanza nel Milan, in occasione del 3-1 bergamasco (36′, rigore autoprocurato) del 30 maggio 2015 in cui dopo la zuccata di Baselli al 21′ fu decisiva la doppietta dell’altro “matricida” Jack Bonaventura (38′ e 80′). L’ultima da killer, infine, proprio col Verona, nel 2-1 (83′) del 3 febbraio 2016 (30′ Conti, 42′ Siligardi) al “Bentegodi”.
