Come Immobile tra i cannonieri, la resa del tecnico dell’Atalanta lo rende (quasi) il più economico per chi gli paga lo stipendio. Gasperini Panchina d’Oro non per caso
Nel suo solito fondo, Luciano Moggi lo cita come simbolo delle contraddizioni del calcio italiano: un’Atalanta che maramaldeggia a settebello in casa col Torino per poi riagguantare il Genoa a stento sul 2-2 tra le mura amiche. Ma Gian Piero Gasperini è pur sempre da quarto posto in campionato e da Panchina d’Oro. Su Libero, appunto ragionando in termini di punti conquistati fin qui in classifica, 39, anche una considerazione basata sui soldi: con un ingaggio di 2,5 milioni annui, il tecnico dell’Atalanta è il classico low cost della categoria, visto che in media costa 60 mila euro a punto.
TECNICO LOW COST… COME IMMOBILE TRA I BOMBER. Discorso identico per Ciro Immobile, capocannoniere a 25 gol: stipendio di 3, 100 mila euro a pallone infilato in porta. Nessuno, in serie A, con la loro resa: Cristiano Ronaldo con i suoi 19 gol ne costa ben 1,6 ciascuno, percependo 31 milioni di stipendio; Romelu Lukaku (16 per 7,5 milioni) mezzo milione a ogni comparsata sul referto. Quanto a Gasperini, solo Simone Inzaghi della Lazio lo batte in termini di economicità: 49 punti e 2 milioni, 40 mila euro a punto. I ben più ricchi Paulo Fonseca (Roma; 39 punti e 3 milioni, 80 mila), Maurizio Sarri (54 e 5,5, 100 mila) e Antonio Conte (51 e 11, 210 mila) possono solo rincorrere.
Io per 60 mila euro a punto me li farei mettere di sutura