L’ex dirigente del Milan, adesso al Monza, lancia il suo appello per concludere questa stagione e riprendere… con calma
“Il tempo c’è, si faccia per due anni come in Sudamerica, campionati nell’anno solare. Il campionato 2020-21 cominci nel febbraio 2021, stessa cosa per il 2022. Poi magari si tornerà all’antico, ma io sono certo che dopo un paio d’anni ci convinceremo che è una buona soluzione”. Secondo Adriano Galliani, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, la soluzione per ripartire senza troppi intoppi c’è.
“In estate, a luglio o agosto, giocando di sera, sarà bello vedere il calcio, più che in altri mesi. Penso a certe serate di Coppa Italia in gennaio, soprattutto al nord. Credo che alla fine potremmo avere più pubblico” spiega Galliani.
Bisognerà ripartire, anche sotto il profilo dell’economia: “Tornando a giocare le società manterrebbero le entrate dagli sponsor e dalle tv. Ma non capisco questa fretta di rientrare in campo per ripartire a settembre. Ci stiamo confrontando con una pandemia. Finché non ci sarà un vaccino, non credo si potrà giocare davanti a un pubblico. Ma si potrà andare avanti anche fino all’autunno a porte chiuse, e poi magari in febbraio ricominciare con i tifosi, perché un vaccino ci sarà. Speriamo”.