Giocatori e staff si tagliano la mensilità di aprile. Il Parma è la seconda società dopo la Juventus ad annunciare l’accordo interno sugli stipendi durante il lockdown
Quaranta tesserati senza gli stipendi di aprile. Perché, accordandosi con la società, se li sono tagliati. Il Parma è la seconda, in serie A, dopo la Juventus, ad annunciare l’adozione di una simile misura interna senza aspettare le risoluzioni definitive in merito della Lega Calcio, che pure ha ufficialmente auspicato il taglio da due a quattro mensilità a seconda che il campionato riprenda o meno.
PARMA E STIPENDI DI APRILE. “Parma Calcio 1913 comunica di aver ricevuto da parte dei propri tesserati (allenatore, staff prima squadra, direttore sportivo, collaboratori e la totalità dei giocatori) l’unanime disponibilità alla riduzione dell’emolumento annuo – in misura di una mensilità onnicomprensiva – alla luce dell’emergenza sanitaria che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva e causando già ora ingenti danni economici alla società. L’integrazione degli accordi individuali relativi, che non riguarderanno i tesserati del Settore Giovanile e che si applicheranno a partire da una soglia minima di compenso annuo, verranno perfezionati non appena possibile, come previsto dalle norme vigenti”, si legge nel comunicato diramato dal club biancoscudato.
PARMA: TAGLI E RIPRESA. Non finisce qui. Insieme ai tagli concordati, anche la posizione ufficiale dei ducali, da leggere in controluce, circa la ripresa delle ostilità. Ci si attiene alle disposizioni delle autorità, questa la linea nemmeno troppo sottintesa. “Il Parma Calcio 1913, in attesa di capire se le condizioni sanitarie del Paese permetteranno o meno una ripresa delle attività agonistiche in questa stagione, desidera ringraziare tutti i propri tesserati per il senso di responsabilità dimostrato nella difficoltà del momento, che richiede buon senso e spirito costruttivo da parte di tutte le componenti aziendali – si spiega nella nota -. In questo ambito si colloca anche il progetto di “Banca Ore” solidale, attivato nelle settimane scorse e che vede la possibilità per tutti i dipendenti non tesserati di donare ai colleghi ore di ferie e permessi, in modo da gestire a rotazione un piano ferie che sta permettendo all’azienda di non usufruire ad oggi degli ammortizzatori sociali”.
Mi sa che loro vivono lo stesso
Io sono in cassa integrazione e non so neanche se la riceverò!