Andrea Masiello, intervenuto ai microfoni di Sei la Tv, ha fatto il punto della situazione calcio parlando del passato alla Dea
Di seguito un estratto delle parole di Masiello a Sei la Tv: “Ripresa del campionato? Dal mio punto di vista, se ricominci dovrai essere monitorato. È il mio lavoro, ma se non c’è garanzia faccio fatica ad essere tranquillo e sicuro. Poi non possiamo dimenticarci dei morti. L’idea era fermare tutto subito e capire cosa si andava ad affrontare. Bisogna pensare alla vita e alla salute. Se il calcio si ferma 2-3 mesi non succede niente”.
LE SOLUZIONI. “Se viene congelato il campionato è normale che subentrino polemiche. Playoff e playout sono tutte supposizioni, ma si andrebbe incontro a polemiche. Serve prendere decisioni, secondo me bisogna rimanere più tranquilli possibili”.
IL PASSAGGIO AL GENOA. “Io non avevo mai giocato nello stadio con la curva nuova, anche quella è stata una bella emozione. Me la porterò sempre nel cuore. Perché al Genoa? Stavo ancora bene fisicamente e non stavo più giocando. Giocare era la cosa principale, ma non sono vere le voci che ho discusso con la società. C’è stata questa opportunità, ma è stata una scelta sofferta. Volevo lasciare bene, ho continuato un percorso da calciatore e protagonista. Nessun rancore, sono molto legato alla città”.