Il portiere estense si è confessato in diretta Instagram con l’amico Damiano Er Faina
Pierluigi Gollini ha regalato diversi spunti ieri sera nel corso della diretta Instagram effettuata assieme al famoso youtuber Damiano Coccia, più noto come Er Faina. Ecco alcuni dei temi trattati nel corso della chiacchierata pubblica effettuata tra i due, che sono peraltro amici da tempo.
MOMENTI DELLA CARRIERA “E’ una cosa che capita a tanti questa, soprattutto quando uno si rende conto di non essere più una promessa e di dire che è il momento di fare la differenza. Ho sempre creduto nelle mie scelte, anche quando potevo andare via dall’Atalanta, sia in Bundesliga che alla Spal. Dentro di me però sentivo che dovevo ancora dimostrare lì il mio valore, come se il mio lavoro lì non fosse finito. Ero convinto che quello fosse il posto giusto per me”.
LE PARATE PIU’ BELLE “Quando sbagli da portiere chiaramente invidii gli attaccanti perchè non pesano allo stesso modo i loro errori. La parata più bella? E’ difficile da giudicare, anche perchè ne ho fatte troppe (ride). Una su Ekdal della Samp mi ha fatto scattare dentro un qualcosa di particolare, perchè mi sentivo di essere tornato a certi livelli. Anche quella che ho fatto con lo Shakhtar è stata importante, lo stesso feci al Verona su Kalinic contro la Fiorentina. Bisogna però sempre valutare l’importanza che ha la partita e la situazione in cui l’intervento avviene nell’ambito della stessa”.
ATALANTA “La famiglia Percassi è composta da grandi persone, hanno fatto grandi cose anche in questo periodo per le nostre famiglie e la città di Bergamo. Anche chi lavora attorno a noi si mostra in crescita, anche solo a livello di marketing e strutturale. Stiamo diventando un piccolo-grande club, espandendoci e raggiungendo grandi risultati. Il centro sportivo è bellissimo, c’è tutto. Chiaramente c’è poi il merito del mister, che ogni anno alza l’asticella e dà a noi una filosofia di calcio che il gruppo ha sempre interpretato al meglio. La città, ovviamente, non va dimenticata: ha una passione incredibile, è piccola e fatta di veri lavoratori. Rispecchiamo un po’ proprio la nostra gente, che è aggressiva e laboriosa. Anche il fatto di aver avuto una storia diversa in passato ci dà una carica in più, oltre alla spensieratezza. L’importanza del mister? Fondamentale, ha dato un’impronta e poi ha avuto la fortuna di aver trovato una serie di calciatori speciali. Non sempre basta avere grandi idee, ma serve qualcuno che la metta in pratica”.
LA BATTUTA SULLA FINALE Accennando alla finale di Coppa Italia dello scorso anno con la Lazio ha detto scherzando al Faina, noto tifoso laziale, che quella partita: “E’ stata rubata….”. Evidente, ovviamente il riferimento all’episodio del mancato rigore concesso all’Atalanta per un fallo di mano evidentissimo di Bastos.
RIPRESA CALCIO “Giusto riprendere? Dipende, ci sono talmente tante cose delle quali non siamo nemmeno al corrente. È difficile fare un’analisi. Se il calcio può dare da mangiare alle persone e ripartire ok, ma ci sono anche persone che rischiano, come le persone anziane. A tutti noi non piace giocare a porte chiuse, ma ci sono tanti altri fattori da considerare. Spero che venga presa una scelta per il bene delle persone. C’è voglia di tornare a giocare. Per me sarà un altro campionato, sarà difficile ripartire. La condizione fisica farà la differenza”.
LOTTA SCUDETTO “Se non si fosse fermato il campionato chi avrebbe vinto lo scudetto? Per me se lo sarebbero giocato fino alla fine Lazio e Juventus. Per come la vedevo io, mi sembrava un bel testa a testa, tutti i presupposti per un campionato combattuto».
