Tredici partite in cinquantuno giorni per la Dea per assicurarsi il quarto posto, le stesse tredici gare del famoso filotto positivo del 2019
Oggi è l’anniversario storico: il 26 maggio 2019, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, Atalanta-Sassuolo terminava 3-1 e regalava la Champions League all’Atalanta. Gol di Berardi e tripudio di Zapata, Gomez e Pasalic.
13 VS 13. Quello di cui ha bisogno ora la Dea è un filotto continuo di 13 risultati utili, lo stesso che ha messo in campo lo scorso anno, come ricorda La Gazzetta dello Sport. Dal 3-1 alla Fiorentina al 3-1 al Sassuolo, nove vittorie e quattro pareggi. E tredici sono proprio le partite che l’Atalanta dovrà giocare alla ripresa del campionato. Ciò che cambierà radicalmente però sarà la dilatazione temporale: l’anno scorso l’Atalanta ne affrontò 13 in 84 giorni, dal 3 marzo al 26 maggio, stavolta saranno concentrate in soli 51 giorni.
CONTINUITA’. Finora, nella stagione fin qui disputata, la striscia migliore in campionato l’Atalanta l’ha tracciata tra metà settembre e fine ottobre: da Marassi (Genoa) al San Paolo, cinque vittorie e tre pareggi. Adesso la Dea dovrà ritrovare quella continuità nelle ultime 13 gare da giocare per mantenere il 4° posto in Champions League ai danni della Roma.