“Covid-19? I bergamaschi uomini veri, che reagiscono e non si piangono addosso”
A Bergamo ha lasciato, nonostante ci abbia vissuto solo pochi mesi, un pezzo importante del suo cuore. Delio Rossi nella stagione 2004/05 sfiorò infatti una clamorosa salvezza, chiudendo la stagione da retrocesso ma tra gli applausi del pubblico dell’allora Atleti Azzurri d’Italia. Ai taccuini dell’Eco di Bergamo ha affidato le sue sensazioni in vista della ripresa del campionato per quel che concerne i colori nerazzurri.
ATTACCO ALL’INTER L’intervista inizia col botto: “Gasperini deve lanciarsi all’inseguimento dell’Inter terza o deve preoccuparsi di conservare il quarto posto, guardandosi dalla Roma? Io attaccherei l’Inter. L’Atalanta è una squadra molto diversa rispetto a tutte le altre di alta classifica, perchè pur essendo dotata qualitativamente in molti elementi punta sull’intensità. Questo è l’unico punto interrogativo, se la sospensione ne abbia frenato un po’ l’ardore e l’entusiasmo”.
ATALANTA-LAZIO “Sarà una partita chiave, ancora di più per la Lazio. Se non farà risultato la Juve mica sta a aspettare. Ma vale lo stesso per l’Atalanta….Se la Roma, che considera la qualificazione alla Champions una panacea per i suoi problemi economici, trova un appiglio…Non tiferò per nessuno, seguo con simpatia entrambe le squadre che ho allenato. Vedrò la partita perchè le vedrò tutte, anche quelle dei bambini. A Bergamo sono stato poco, ma è l’Atalanta che mi ha dato la ribalta nazionale”.
COVID E BERGAMO “La pandemia è stata vissuta a Bergamo secondo le caratteristiche dei suoi abitanti, che io ho conosciuto quindici anni fa. Uomini veri, che non si piangono addosso. E hanno fatto così anche stavolta. Non si creda che i calciatori non assorbano il modo di essere di una popolazione. Sono convinto che quanto è accaduto sarà di stimolo per la squadra”.