L’Atalanta, seconda a meno 6 dalla Juventus, stanotte a San Siro può portarsi a una sola vittoria di distanza dal sogno scudetto
Luci a San Siro, cantava Roberto Vecchioni. Interista, però, mentre stasera c’è il Milan da affrontare. Con la quota scudetto che a tre giornate dal termine resta a meno 7, essendo gli scontri diretti a sfavore: la Juventus ha perso a Udine e L’Eco di Bergamo si chiede se il sogno sia davvero tale.
SAN SIRO E IL MILAN. I rossoneri sono la prima delle due milanesi delle ultime tre sfide di campionato e lo scontro delle 21.45 al “Meazza” serve anche a loro: in palio, l’Europa League dai gironi anziché dai preliminari, visti i 2 punti di ritardo dalla Roma (61 a 59). I bergamaschi, invece, devono difendere il secondo posto (74) da Inter (73) e Lazio (72).
ATTACCO TOP VS DIFESA DECIMATA. Milan-Atalanta è il confronto tra il miglior attacco, quello da 95 gol nerazzurro di Gian Piero Gasperini (squalificato, in panchina Tullio Gritti), e il miglior attacco del post lockdown, i 27 (contro 25) degli uomini di Stefano Pioli. Ma la difesa di casa non ha Conti, Romagnoli ed Hernandez con a rischio anche Kjaer, ex insieme al lecchese, a Kessie e a Bonaventura: Calabria, Gabbia e Laxalt dietro chiamano palloni in porta.
SAN SIRO: DIMENTICARE IL 5-0. La cinquina dell’andata il 22 dicembre scorso (Gomez, Pasalic, doppio Ilicic e Muriel) era stata figlia della formula senza prima punta, col Papu e l’assente illustre di stasera Ilicic larghi e il croato alle spalle. Stavolta in area c’è la potenza di Duvan Zapata.