Lipsia e Atalanta due Cenerentole, ma solo in apparenza: i tedeschi sono l’esperimento da laboratorio affaristico di una potente multinazionale
Al ballo delle Cenerentole il rammarico per l’occasione perduta è dell’Atalanta, ma il Lipsia targato Red Bull non è la debuttante in Champions League che sembra. Una metafora utile a L’Eco di Bergamo a introdurre un paragone improbabile: le Lattine non sono la Dea di Germania.
ATALANTA, NIENTE BALLO DELLE DEBUTTANTI. Niente semifinale da ballo delle debuttanti tra le due sorprese, ma niente invidia ingiustificata per la RB (RasenBallsport) Leipzig: la scalata alle gerarchie è simile, ma i ricchi tedeschi in mano alla multinazionale nel 2016, all’inizio dell’ascesa bergamasca da quarta con l’arrivo di Gian Piero Gasperini, erano una neopromossa in Bundesliga dalla Zweite Liga. Abbastanza piena di risorse da arrivare subito seconda.
ATALANTA E LIPSIA, DESTINI PARALLELI. La seconda annata è stata la peggiore per entrambe, sesto il Lipsia e settimi i nerazzurri, con eliminazione rispettivamente nel girone di Champions e poi ai quarti di Europa League e, dall’altra parte, ai sedicesimi e nei playoff di EL. Negli ultimi due campionati, sempre terze. A questo giro, niente rispettivi superassi, Josip Ilicic e Timo Werner (passato al Chelsea): l’Atalanta è andata a sbattere sul PSG ai quarti e il Lipsia ha fatto fuori l’Atletico Madrid finendo in semifinale coi parigini.
ATALANTA, NIENTE INVIDIA PER IL LIPSIA. Dalle analogie alle differenze. Nell’ex Germania Est, Julian Nagelsmann, 33 anni soltanto, è l’ultimo arrivato su una panchina già occupata in alternanza da Ralph Hasenhüttl e Rolf Rangnick. Più che figlio del calcio tedesco, il Lipsia lo è della Red Bull che ci ha messo i soldi e il resto confondendo le iniziali dello sponsor-proprietario, pure austriaco e proprietario del Salisburgo, con quelle della ragione sociale (“sport della palla da prato”). Local-Percassi contro global: le basi mica sono le stesse, zero invidia, solo orgoglio.
Io li invidio… come invidio il Lione. Era una Champions strana dove potevamo fare un miracolo. Non ricapiterà mai più! E noi L abbiamo buttata via
senza redbull il lipsia giocherebbe in campionato regionale tedesco un pò come l’ hoffenheim
Vabbè, con l’atletico pure l’Atalanta avrebbe vinto
Perchè invidia? Abbiamo perso con onore con una squadra meglio attrezzata! Che dovrebbe dire allora il Barca?
Chi non lo capisce, non si intende di calcio in senso lato.
Invidia? Se non fosse per l’amore che ho per il Bayern tiferei Lipsia alla grande!
Non si invidia perché siamo simili . Negli ultimi minuti noi eravamo alle corde, e ci hanno puniti. Eravamo superiori in tutto fino al 75′ .Spero che il Lipsia continui il suo cammino. In finale presumibilmente ci sarà City. Forza Atalanta sempre!