Sarà la sfida delle idee dei suoi allenatori quella tra Torino e Atalanta, da una parte il pressing alto del tecnico granata, dall’altra le disposizioni a sorpresa del nerazzurro
Un ‘frullatore di idee’, così viene descritto il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini da La Gazzetta dello Sport, che analizza i suoi prossimi movimenti a cominciare dalla prima di campionato contro il Torino. L’obiettivo della sua Dea è tornare a essere l’attacco più prolifico in Serie A, soprattutto dopo gli ultimi arrivi in avanti.
LE IDEE DI GASP. I suoi tre giocatori offensivi continueranno a diventare cinque, la metà campo avversaria sarà il territorio da occupare e l’area una zona da affollare in continuazione. Ma con una grande differenza, perché non dovrà più contare su 14 giocatori di movimento, ma su 17, pronto a ruotare un po’ di più grazie anche ai rivalutati 5 cambi. La certezza, altra novità, è il cambio di posizionamento di Malinovskyi e Pasalic, arretrati da Gasperini. Malinovskyi giocherà più spesso arretrato e Pasalic sarà considerato stabilmente un centrocampista. Il resto dipenderà dai tempi di inserimento di Miranchuk e dal recupero di Josip Ilicic.
LE IDEE DELL’AVVERSARIO. Il punto fermo della filosofia di gioco del maestro abruzzese è invece la coralità. L’unità di intenti, i movimenti dei reparti in accordo tra loro. Ma Giampaolo è anche pronto a portare una novità sulle fasce: Izzo e Ansaldi vrischiano di dover cedere il posto a Vojvoda (vecchia conoscenza nerazzurra…) e Murru, due del gruppetto dei nuovi arrivati.