Dai nuovi seggiolini alla scritta sulla facciata, dal restyling alle nuove postazioni tv, in tre mesi i cantieri hanno fatto l’impossibile per regalare la Champions a Bergamo
Meno di cento giorni, dal 25 giugno al 30 settembre, per cambiare volto al Gewiss Stadium. Un’altra, l’ennesima, impresa dell’Atalanta che questa volta passa dai cantieri di viale Giulio Cesare che sotto la direzione del direttore operativo di Atalanta Roberto Spagnolo in tre mesi sono riusciti a portare a termine l’impossibile realizzando il sogno di patron Antonio Percassi e di tutti gli atalantini: portare la Champions a Bergamo.
I LAVORI AL CENTIMETRO. La Tribuna Ubi è stata svuotata e ricostruita in Tribuna Rinascimento. Le strutture portanti sono rimaste, ma tutti i gradini sono stati abbattuti al centimetro, come spiegato da Tuttosport. La nuova gradinata è un mix di ferro e cemento. Senza contare l’1,2 milioni di euro investiti dall’Atalanta a fondo perduto in Curva Morosini per le tribune in acciaio, i nuovi seggiolini, messi ovunque, e il restyling dei servizi igienici.
UN SEGNALE FORTE. Tutti lavori necessari per l’ok dalla Uefa. Si tratta di migliaia di seggiolini nuovi di zecca per una Curva che al momento non potrà ospitare i tifosi a causa del Covid e che tra qualche mese verrà abbattuta per i lavori dell’estate 2021. Ma è un segnale di solidità lanciato da una realtà che, ormai da cinque anni, sta scalando le vette d’Europa e che quest’anno finalmente potrà giocare a casa sua la competizione più bella.