L’Atalanta si candida alla terza qualificazione consecutiva in Champions, mina vagante per la lotta scudetto, ma prima deve sistemare la sua retroguardia
Certo, è una rarità eppure, prima di quei 20′ horror in cui il reparto difensivo dell’Atalanta non è riuscito a contrastare il poker di gol partenopeo, il tridente nerazzurro non ha mosso che pochi passi nella sua area piccola. Come analizza La Gazzetta dello Sport, se i giocatori della Dea sono soliti affollare l’area di rigore con tiri e cross a non finire, contro il Napoli sabato il reparto offensivo non si è visto se non in qualche guizzo del capitano Papu Gomez.
POCHI COLPI IN AREA. L’Atalanta non calciava così poco in area piccola dallo scorso 2 luglio, sei conclusioni sempre contro il Napoli, sette quelle di sabato al San Paolo. Allora la difesa aveva retto l’urto azzurro, mentre l’altro ieri sono emersi problemi tecnici, tattici ed atletici un po’ in tutti i reparti, a cominciare dall’attacco. Colpi, equilibrio e gambe sono mancati, e se in campionato c’è tempo per rimediare, non si può certo dire la stessa cosa per il girone di Champions, che in due mesi decreterà le due ‘vincitrici’.
LAMMERS E ILICIC. Da dove deve ripartire quindi l’Atalanta? Dalle sue note positive, da Ilicic che ha un’ora in più di gioco nelle gambe dopo tre mesi passati lontano dai campi di gioco, e da Lammers che ad oggi è l’unico calciatore di Serie A con marcature multiple partendo dalla panchina. Ma che adesso si candida a partire titolare.