Doveva essere una serata di festa, ma durante il tragitto verso lo stadio il mezzo su cui viaggiava l’Ajax è stato colpito. Bravi i veri tifosi a condannare l’accaduto

“Quando ti accorgi di non poter vincere, è meglio non perdere”. Questo il senso del pensiero espresso da Duvan Zapata nel dopogara di ieri e con cui siamo assolutamente d’accordo. Rimontare due reti all’Ajax non è certo semplice, anche se non è lo squadrone di due anni fa. Ma siamo pur sempre in una fase a gironi di Champions League e se pensiamo pure al sinistro di Malinovskyi finito alto, che sarebbe valso il clamoroso 3-2… Beh, possiamo dire che questa Atalanta è viva. Ovviamente ci sono situazioni che devono essere migliorate e affinate (come quella dell’inserimento dei tanti nuovi arrivati), ma per questo serve tempo e il nostro tecnico, benché in più situazioni abbia dimostrato di essere un mago, non ha ancora a disposizione una bacchetta magica.

PROSSIMI IMPEGNI. La fitta serie di impegni ci porterà ora a Crotone per una gara in cui sarà assolutamente necessario invertire la tendenza in campionato se si vuole rimanere nei quartieri alti, ma sarà altresì fondamentale fare del turn-over in vista del confronto con il Liverpool in Champions League. Vero che la nuova qualificazione alle coppe europee passa dal campionato, ma un’impresa contro i Reds potrebbe permettere all’Atalanta di compiere un altro importante passo verso la qualificazione agli ottavi di finale. Detto questo, è inevitabile che sabato qualcuno resti a riposo: probabili un centrocampista (quindi spazio a Pessina), Gomez (che fin qui ha dignitosamente tirato la carretta, sorpresa Miranchuk dal 1′?), almeno un esterno e forse anche Zapata, oltre ovviamente a qualche rotazione nelle retrovie. Cambi così massicci non piacciono troppo a Gasp e sinceramente nemmeno a noi, ma giocando ogni tre giorni è difficile trovare vie alternative.

TIFOSI. Purtroppo non può e non deve passare inosservato nemmeno l’increscioso episodio accaduto durante il trasferimento dell’Ajax dall’hotel allo stadio, con un isolato personaggio – che non può essere definito tifoso – che ha scagliato probabilmente un sasso contro il pullman su cui viaggiavano gli olandesi provocando la rottura di un finestrino. Benché il tecnico dei lancieri Ten Hag abbia sminuito nel dopogara (“Sono cose che succedono spesso anche in Olanda”), la speranza è che questo soggetto venga identificato e allontanato dal mondo dell’Atalanta. Un plauso lo meritano invece tutti gli altri tantissimi tifosi – questi sì, possiamo chiamarli così – che hanno immediatamente preso le distanze dall’accaduto condannato il gesto di questo scellerato.