Il doppio ex della sfida di sabato tra nerazzurri e Spezia: “Conosco Luca Percassi e attraverso lui immagino i comportamenti che sono alla base del club”
Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, Corrado Colombo ha mosso i primi passi nel professionismo proprio con la maglia nerazzurra. Le cose a Bergamo, però, non sono andate per il meglio, soprattutto sotto l’aspetto realizzato e da lì è iniziato un lungo viaggio per l’Italia. Nelle sue tappe ci sono state anche due parentesi con lo Spezia, con i tifosi liguri che lo ricordano ancora con grande affetto: “Il valore aggiunto dello Spezia è Vincenzo Italiano, lo ricordo per averci giocato insieme in una nazionale giovanile e contro in Primavera. Ho sempre pensato che i centrocampisti possano essere grandi allenatori, sono abituati a pensare in un certo modo. È molto bello vedere una squadra che fa risultati con le prestazioni che sono frutto delle idee dell’allenatore“.
Colombo e l’Atalanta
Attraverso il sito Cittadellasspezia.com, Colombo ha ricordato i suoi anni a Bergamo: “Sono arrivato all’Atalanta all’età di otto anni. Non c’era nemmeno la squadra per i classe 1979 così fui inserito nella squadra dei 1977 con i gemelli Zenoni. Bergamo è il calcio, è la tecnica individuale che ti insegnano fin dai primi passi: basta guardarli tutti i ragazzi usciti dal settore giovanile dell’Atalanta per capire che i fondamentali sono alla base del lavoro. Una pecca? Ho notato che sono sbocciati pochi attaccanti. Non sono meravigliato dai risultati ottenuti dall’Atalanta perché conosco Luca Percassi e attraverso lui immagino i comportamenti che sono alla base del club. Loro, già molti anni fa, avevano capito che si doveva puntare sul settore giovanile e così hanno fatto. Adesso la società ha compiuto un salto, hanno messo mano allo stadio e stanno facendo crescere tutto“.
E ancora troppo presto…..grazie comunque…
Grandissimo… Ricordo un eurogol in coppa Italia a Torino…..