Il russo, a segno al debutto in nerazzurro in tutte le competizioni, ha stupito per qualità e doti balistiche. Un jolly in più e una delle riserve auree

Un jolly in più con qualità e doti balistiche, scrive Tuttosport. La prima delle riserve auree dell’Atalanta, annota L’Eco di Bergamo. Dopo il gol apripista al Cagliari al debutto in Coppa Italia, che fa seguito a quelli al Midtjylland in Champions e all’Inter in campionato, Aleksey Miranchuk è pronto a guadagnarsi i titoli dei quotidiani. Definito immancabilmente lo Zar di Bergamo dalla testata sportiva torinese.

MIRANCHUK, LO ZAR DI BERGAMO. 4 tiri in porta nel solo primo tempo (più un altro nella ripresa) oltre al gol sembrano suggerire che l’ex Lokomotiv Mosca sarebbe più a suo agio da attaccante puro, ma giocando dietro le punte nominali Ruslan Malinovskyi e Luis Muriel giovedì sera ha alzato lo stesso pericolosità e tasso tecnico della squadra. Con Matteo Pessina in quella posizione i nerazzurri sono più dinamici e coperti, con Miranchuk hanno più forza d’urto: su 47 palloni giocati nell’ottavo della coccarda, 93 per cento di precisione e 21 in avanti.

MIRANCHUK E LE RISERVE AUREE. 227 minuti giocati in tutto con 11 presenze sui tre fronti, il russo ci ha messo rispettivamente 8′, 22′ e 43′ dal suo ingresso (col Cagliari era alla prima da titolare) prima di timbrare il cartellino direttamente nella porta altrui. In Italia solo in tre hanno centrato il triplete nelle competizioni: gli altri due sono il compagno colombiano, il bomber di scorta che della squadra di Gian Piero Gasperini è il capocannoniere, e l’interista Romelu Lukaku. Con Joakim Maehle, l’ucraino, il recuperato Mario Pasalic, José Palomino e lo stesso Muriel, Miranchuk si iscrive al partito delle riserve auree.