Ultima conferenza stampa prepartita della stagione, l’amministratore delegato nerazzurro parla a Zingonia
“Gasperini resta? Assolutamente”.
“Il momento più bello è stato quando martedì sera una buona parte della nostra tifoseria è venuta a salutarci, a Reggio Emilia… Negli anni in cui l’Atalanta, nell’anno forse più importante, in cui i momenti sono stati importantissimi, la nostra tifoseria ha avuto una responsabilità incredibile, l’Atalanta ha portato tanta felicità nelle case dei bergamaschi. Ci siamo sentiti responsabilizzati… rivederci, pur mantenendo le distanze, ci ha reso felici. La nostra tifoseria ci manca tantissimo, vederli è stato un momento toccante e speriamo possa essere un passaggio verso la normalità. Spero che nel prossimo campionato si possa tornare ad un minimo di normalità. Momenti brutti? Non ne ricordo, soltanto di responsabilità… che la società ha avuto per cercare di riuscire ad ottenere quel che ci eravamo prefissati. Forse l’andata con il Real Madrid è stata la gara più condizionata, ma quando giochi contro loro o contro il Paris Saint Germain, un dettaglio fa la differenza. Solo vivendole puoi capire certe cose”.
“La squadra sta fisicamente bene. Siamo abituati a giocare ogni tre giorni, la Finale è ormai passata. La partita ci deve permettere di fare delle riflessioni per migliorarci. I due episodi mercoledì sera hanno, purtroppo, condizionato la gara. Aldilà del valore dell’avversario, la Juventus poteva assolutamente vincere. Con loro abbiamo ottenuto tre risultati diversi quest’anno, il dettaglio fa la differenza. Gli episodi hanno pesato sul risultato, gli errori si commentano da soli”.
“Il calcio è fatto per essere smentiti, quando sei certo di fare qualcosa di corretto. Con il mister abbiamo un rapporto talmente importante e da lui ripartiamo, ogni stagione. Da lui riceviamo i maggiori stimoli, per fare le cose dell’Atalanta può fare e che hanno portato a risultati eclatanti. Ci parliamo tutti i giorni con il mister, non sarà necessario fare un punto a fine stagione. Il calcio è una materia dinamica, quello che non era ieri può essere domani. Ma partendo dalla nostra speranza, fare le cose per il bene della società e per rinforzare la squadra. Il campo ti può più o meno premiare”.
“Rinnovare il contratto al mister? Magari si, ma non è una novità. Abbiamo un rapporto lungo e duraturo. Se arriva la Juventus e ve lo ruba? Credo che anche lui, in cuor suo, sappia quanto vale l’Atalanta e cosa abbia rappresentato anche per lui. Questo è un matrimonio, non c’è qualcuno più o meno felice, se stai insieme si è tutti contenti e consapevoli”.
“Il calcio è di tutti, ovviamente nel rispetto delle società grandi. Ma il rispetto deve essere reciproco, le grandi devono rispettare le piccole e viceversa”.
“Gosens non dovrebbe avere problemi per domani, almeno per quanto ne so. Muriel e Zapata hanno fatto, insieme, quasi cinquanta gol. Il mister deciderà chi schierare. Malinovskyi ha confermato quello che ci aspettavamo da lui, l’evoluzione e l’adattamento ha portato alla consacrazione del ragazzo. Lui si sente un giocatore dell’Atalanta, per noi questa cosa ha un valore importantissimo. Sono felici, lui e la moglie, che la figlia sia bergamasca”.
“Il calcio che sta giocando l’Atalanta è qualcosa di appassionante, grazie al mister ed ai ragazzi che si sono applicati. Vedo tanti trofei nella nostra bacheca, e sono quelli della partecipazione in Champions per tre anni di fila. Non è una cosa da sminuire, è da applaudire. Altrimenti non ci ricordiamo, se vediamo chi ha partecipato in Champions negli ultimi anni, che l’Atalanta sia l’unica provinciale ad avere partecipato. Sono dispiaciuto di non avere vinto la Coppa Italia, certo. Ma sono felice pensando che l’anno prossimo giocheremo la Champions con il pubblico a Bergamo. Non avere tifosi, nella prima partita contro l’Ajax, ha rappresentato un dispiacere. Sarà qualcosa di affascinante”.
