Ex della Spal e di Poggio Renatico come Gollini, Tresoldi fu atalantino dal 1991 all’ottobre del 1996. Il 20 novembre ne fa 47
47 anni sabato 20 novembre, con tracce nerazzurre nei ricordi e negli annali. 31 presenze, di cui 9 in B, 2 in Coppa Italia e altrettante nel torneo Anglo-Italiano, di cui 24 da titolare (12 in A, 9 in serie cadetta). I numeri un po’ risicati di un terzino sinistro di riserva che all’Atalanta si fece dal ’91 alle liste suppletive del ’96, da Bruno Giorgi a Emiliano Mondonico, passando per Marcello Lippi, il troppo acerbo Francesco Guidolin e la strana coppia Valdinoci-Prandelli per la caduta in B. Il compleanno di oggi risponde al nime di Emanuele Tresoldi, di Poggio Renatico come e prima dell’attuale tesserato (in prestito al Tottenham) Pierluigi Gollini.
DALLA SPAL A GUIDOLIN. Nato a Ferrara, giunto dalla Spal nell’estate del 1991 dopo una promozione in C1, Tresoldi, chiuso da Luigino Pasciullo, venne fatto esordire dall’allenatore pavese contro il Genoa il 29 marzo 1992 (gol di Caniggia al 47′) al minuto 88 al posto di Lamberto Piovanelli. 2 partite su 5 dal 1′, col Bari e a Verona, ed ecco l’una su 3 (Brescia) sotto il viareggino, che da quella parte aveva pure Maurizio Codispoti. 9 su 10, invece, con l’allenatore di Castelfranco Veneto , che a fine ottobre del 1993 dopo il 5-1 subìto a Lecce fece le valigie.
DAL PRIMO PRESTITO A MONDONICO. Finito al Ravenna in prestito nelle liste di novembre, tecnicamente il ferrarese non retrocesse né vide (23 febbraio 1994) la caduta di Antonio Percassi dal primo soglio presidenziale, ritornando nell’annata piena in B agli ordini del Mondo. 9 volte titolare su 9, quando la 3 era spesso di Cristiano Pavone, da fresco campione d’Europa con l’Italia Under 21 di Cesare Maldini, vittoriosa in Francia col Golden Goal del compagno atalantino Pierluigi Orlandini. Quindi il giro di corsa alla Pistoiese, l’ultima presenza contro l’Inter il 29 settembre 1996 nel recupero come cambio di Paolo Foglio e addio Dea.
TRESOLDI, DALLA CINA ALLA PANCHINA. Novara (seconda lista autunnale), Castelsangro, Cesena, Quingdao (2002) in Cina, Forlì, Legnano, Tivoli, Gubbio e Pergolese in Eccellenza, ritirandosi a 36 anni, le stazioni successive da calciatore. 226 partite e 10 gol da professionista, un centinaio circa e 8 di più da dilettante. Poi la panchina, al massimo a livello regionale: Fabriano, Real Montecchio e Atletico Gubbio, anche in scuola calcio e Pulcini, dove ha giocato anche il figlio Nicolò, attaccante classe 2004 in forza alle giovanili dell’Hannover 96 e ottimo tennista. Tanti auguri.
Auguri…..
Ma sottotitoli fuorviante. Non è che non trovava spazio, le occasioni le ha avute eccome. Ma mai esploso…..
Promessa non mantenuta.