Conclusione possibile, in via di definizione il piano di sviluppo, i Percassi vicini a chiudere con un gruppo internazionale di investitori

Non è il fondo d’investimenti statunitense KKR, quotato alla borsa di New York, ma la trattativa per cedere l’Atalanta è comunque confermata, e l’esito si conoscerà entro qualche giorno: lo scrive L’Eco di Bergamo. Aggiungendo che entro una settimana si saprà il nome della nuova proprietà, ma ormai siamo a un passo dal dentro o fuori.

La famiglia Percassi sta davvero trattando la cessione dell’Atalanta con degli investitori internazionali, probabilmente europei, specializzati in operazioni nel mondo dello sport. Investitori che, per abitudine, puntano a realtà interessanti sul piano economico per incrementarne le potenzialità con finanziamenti significativi. Ovviamente con lo scopo primario di ricavarne utili, ma senza quel taglio marcatamente speculativo, con l’abitudine anzi di lasciare la gestione dell’investimento a chi lo ha valorizzato in precedenza. Per questo la certezza è che i Percassi resteranno comunque nelle cariche che già occupano e con piena operatività: Antonio Percassi presidente, Luca Percassi amministratore delegato.

Sul piatto ci sarebbe una quota che va dal 55% all’80% del pacchetto azionario, per una cifra che si ipotizza possa variare tra i 300 e i 450 milioni di euro. Le parti starebbero cercando di definire, in condivisione, il progetto di sviluppo futuro di medio periodo. Che si tratti di investitori fa pensare che dovranno arrivare investimenti per (provare) a dare continuità ai risultati economici. C’è da chiedersi quindi in che misura questo passaggio di proprietà del pacchetto azionario di maggioranza potrebbe garantire un’ulteriore crescita all’Atalanta attuale.