“All’inizio ho avuto qualche difficoltà a trovare spazio e la squadra non andava molto bene”: Berat Djimsiti si racconta
Lunga intervista di Berat Djimsiti a Proper Football, il podcast sportivo di 137pm. Il difensore racconta la sua carriera, partendo dall’arrivo a Bergamo: “Prima dell’Atalanta giocavo in Svizzera, ma è arrivato un momento in cui ho capito che non stavo migliorando come avrei voluto. Quindi ho colto l’opportunità di trasferirmi in Italia e all’inizio non è stato facile, perché avevo solo ventidue anni, nei primi sei mesi ho avuto qualche difficoltà a trovare spazio, allo stesso tempo la squadra non andava molto bene. È incredibile pensare a quanto sono cresciuto io e a quanto è cresciuta la squadra in questi anni”.
La passione per il calcio calcio, come per tutti, è iniziata da bambino: “Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni, dove vivevo con la mia famiglia. Sapevo di avere un po’ di talento, ho iniziato a pensare che avrei voluto fare il calciatore professionista, ero piccolo e come tutti a quell’età avevo molti sogni”.
Tornando al presente, invece, “Giocare nell’Atalanta significa molto per me. Siamo cresciuti tanto come squadra e individualmente, ottenendo grandi risultati. Non solo nel nome dell’Atalanta, ma per tutta la città di Bergamo, dove non erano mai stati raggiunti certi traguardi, come la Champions League. Per i tifosi, a Bergamo, ci sentiamo importanti anche fuori dal campo, ci sentiamo apprezzati come persone e non solo come calciatori. Il motto è ‘la maglia sudata sempre’, per loro è molto importante”.