“Gasperini è sempre alla ricerca di un aspetto da poter migliorare”: parla Berat Djimsiti, raccontando i suoi anni all’Atalanta
Una lunga intervista per Berat Djimsiti a Proper Football, il podcast sportivo di 137pm. L’albanese racconta anche del lavoro con Gasperini: “È molto duro, vuole sempre il massimo da te, è sempre alla ricerca di un aspetto da poter migliorare, anche individualmente. Questo ha aiutato tanto me e i miei compagni”.
Sull’anno più bello: “Il 2020 è stato un anno pieno di successi, ma abbiamo perso ai quarti di finale di Champions League contro il PSG, una grande squadra con grandi giocatori, ma siamo usciti sapendo di aver giocato alla grande. Potevamo vincere, ma sono stati bravi a segnarci due gol negli ultimi secondi. Da questa sconfitta abbiamo imparato che bisogna sempre avere tanta attenzione contro le grandi squadre, in qualsiasi momento, non si può mai sbagliare un dettaglio, altrimenti si viene puniti. Serve dare il 100% dall’inizio alla fine”.
Riguardo alla nazionale, invece: “L’emozione di giocare in nazionale è difficile da spiegare, la prima parola che mi viene è in mente è ‘orgoglio’. Sai che tutti ti guardano, rappresenti tutta l’Albania, sono orgoglioso di poterlo fare e stiamo crescendo come squadra”.
Ma la famiglia resta la cosa più importante: “È ciò per cui vivo, credo che per tutti sia così. Specialmente ora che ho avuto un bambino, ha cambiato la mia vita, c’è qualcosa più importante di me ora e significa molto. E poi c’è mia moglie, che è sempre con me, sono molto contento della mia famiglia, so che non è semplice stare con un calciatore professionista. La gestione del tempo non è semplice, soprattutto se giochi anche le competizioni europei in settimana. È complicato anche avere degli hobby, mi è sempre piaciuto giocare tanto alla PlayStation, ma ora sto sempre con la famiglia quando ho un giorno libero”.