La sfida di ieri non ha, purtroppo, ricalcato le gare precedenti della Viareggio Cup
La Viareggio Cup dell’Atalanta si è conclusa, con più di un rammarico, ieri pomeriggio a Pontedera, nell’ambito di una semifinale senza alcuna storia che ha, giustamente, premiato il Sassuolo di Emmanuel Cascione. Uno scioglimento forse un po’ deludente per l’Under 18 nerazzurra, che aveva compiuto un ottimo percorso nel girone e nelle altre due gare ad eliminazione diretta, collezionando cinque vittorie nel giro di una decina scarsa di giorni. Anche per questo si pensava a una possibile finale per i ragazzi di Bosi, considerando pure la non facile stagione dell’avversaria, addirittura penultima nel campionato di riferimento.
Eppure il campo ha detto tutt’altro, con i neroverdi padroni del gioco e la Dea spesso sorpresa dalle facili imbucate, anche per vie di preventive elementari spesso totalmente sbagliate proprio a livello concettuale. Peccato, perchè sarebbe stata una soddisfazione di primo ordine per il gruppo, ormai lontano dalla zona playoff e sostanzialmente senza veri obiettivi di classifica da qui a giugno. Niente relax, però: per molti sarà l’occasione per cercare di strappare una chance in Primavera, magari solo in ritiro per poter essere valutati dopo l’estate. La finale, in campo mercoledì, sarà tra gli ottimi nigeriani dell’Alex Transfiguration e il Sassuolo stesso.