Saluta il calcio giocato un grandissimo campione, giunto nel Belpaese agli sgoccioli di una carriera monstre
Chapeau, Franck Ribery. L’asso di Boulogne-sur-Mer, una delle più grandi ali della storia, lascia ufficialmente il calcio giocato dopo aver rescisso oggi il contratto che lo legava alla Salernitana, l’ultima stazione di una carriera con pochi eguali. Tutti in piedi, domani, all’atto dell’addio che all’Arechi e non solo, nel prepartita con lo Spezia per l’undicesima giornata di serie A: idealmente, un saluto con tanto di cappello dall’intero mondo del pallone.
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RIBERY E IL PALLONE IN SOFFITTA. Classe 1983, candeline spente l’8 aprile, il francese è nella leggenda a scarpini appena dismessi. Lille, Boulogne (anche giovanili), Alès, Brest, Metz, Galatasaray, Marsiglia, Bayern Monaco, Fiorentina e appunto la Salerno che smania per la sfera di cuoio le tappe di una vicenda professionale condita da trofei da riempirci più d’una bacheca. Oltre ai 163 gol in 713 partite coi club (16 in 81 coi Bleus), più di 220 assist e soprattutto 9 Bundesliga, 6 Coppe e 5 supercoppe di Germania, 1 coppa turca, 1 coppa di lega tedesca, Intertoto, Champions League 2013, Supercoppa Uefa, Mondiale per Club sempre lo stesso anno coi bavaresi e secondo posto dietro l’Italia ai Mondiali di Germania 2006.