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Luca Percassi

Il CEO atalantino nel bersaglio della rete per le intercettazioni di Paratici, Cherubini e Agnelli. Ma lui ha fatto l’interesse del club

L’accostamento alla Juventus, in un Paese in cui lo stato di diritto sembra essere lettera morta, di fronte a una scrittura privata e qualche intercettazione agli atti di una Procura è sufficiente alla canea rabbiosa per gridare allo scandalo puntando l’indice contro chiunque abbia rapporti col paria di turno. Gli affari Romero e Demiral, anzi ancor prima Caldara. Agnelli, Cherubini e soprattutto paratici, le plusvalenze e gli sconti per gli acquisti (Kulusevski) sotto forma di giocatori iper-valutati (Muratore). Tocca pure all’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, finire nell’occhio del ciclone.

SALVATE IL SOLDATO LUCA. Il CEO nerazzurro, per dirla con l’acronimo gradito alla proprietà americana del club di Zingonia, ha stretto, intessuto, coltivato e mantenuto rapporti che gli hanno consentito di alimentare una meritata fama di miglior venditore mai visto sulla piazza, come riconosciuto dall’ex uomo mercato nerazzurro Giovanni Sartori. E fatte salve le possibili ombre su un ipotetico “bilancio falso” riguardo al trasferimento a tappe del Cuti argentino fino al Tottenham, dove la controparte Paratici l’ha accolto a braccia aperte, nessun illecito finora è emerso dalla condotta del soldato Luca. Che s’è calato l’elmetto nell’agone per fare l’esclusivo interesse della società di famiglia.

IL CEO E GLI AFFARI CON LA JUVE. Detto che la giustizia sportiva si muove da sempre su binari diversi, quella ordinaria sembra tardare a muovere contestazioni di sorta. A essere inquisita, in blocco, è la dirigenza juventina di oggi e di ieri. Non Percassi Luca di Antonio, rappresentante dell’Atalanta Bergamasca Calcio, vicepresidente di una Lega di Serie A il cui ex presidente Dal Pino interveniva agli incontri privati a casa di Andrea Agnelli insieme ai vertici delle due milanesi (Scaroni e l’ex Marotta) nonché al presidente federale Gravina. Non tifiamo per una soluzione tarallucci e vino. Ma se si mette sotto scopa Luca l’atalantino, allora dev’essere lo stesso per la governance del calcio nazionale. Tutta intera. Ah, le plusvalenze, se messe a bilancio, le regolano gli operatori tra di loro. C’è già un pronunciamento nel merito. Giù le mani, o sotto con le eventuali prove.

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Sergio
Sergio
1 anno fa

Scusate il ragionamento semplice e basilare: se i Percassi hanno crediti con la società Iuventus da regolare ” privatamente” , sono soldi sottratti al bilancio della società Atalanta.. non ci vuole un genio .. per intenderci!

Massimo
Massimo
1 anno fa

Non c’è nulla solo aria fritta dei giornalai che non sanno cosa fare

Massimo
Massimo
1 anno fa

Tutte stupidate da giornalai che non sanno cosa scrivere c’è solo aria fritta nei cervelli dei giornalai

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1 anno fa

Bidu

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1 anno fa

È sufficiente siano auto dichiarati..

Rino53
Rino53
1 anno fa

Si pero’ ma sempre ste cose ,ma mettetevi a posto ,parlo di tutti.mi spiacerebbe dover pagare in punti o altro

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1 anno fa

Percassi non solo ha partecipato a quella famosa cena chez Agnelli, ma era il braccio destro di Dal Pino, tant’è che, dopo le dimissioni, fu proprio lui ad essere eletto vicepresidente “facente funzioni” e a gestire la Lega fino alla nomina di Casini. Quanto alla vicenda, nessuno è ovviamente colpevole prima del processo (anche gli attuali indagati) ma sembra che siano già emerse evidenze importanti (come la side letter nell’operazione kulusevski) che non depongono a favore di una condotta cristallina e immacolata. Nessuno sa se percassi sia già indagato (o se lo sarà), ma l’assordante silenzio della società – che… Leggi il resto »

riccardo
riccardo
1 anno fa

Il silenzio in questo caso è doveroso, almeno sino a che non arriva un qualche provvedimento concreto da parte di chi indaga, Parlare sulla base di chiacchiere e non di fatti concreti può essere persino controproducente. Cosa deve chiarire? Le chacchiere da social? Mai sentito il proverbio “gallina che canta ha fatto l’uovo? Si parla e si dichiara quando è il caso e nelle sedi opportune. L’articolo in questo caso ha un suo perché.

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1 anno fa

Ti hanno beccato con le mani nella marmellata….!!

Massimo
Massimo
1 anno fa

Aria fritta

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1 anno fa

Andato al Chelsea da sfigato senza avvisare l’ Atalanta cosa ci si aspetta da lui….brocco come il padre a giocare al pallone….Quest è il risultato….non è da Oggi che lo dico…OVUNQUE e COMUNQUE 💙🖤

Massimo
Massimo
1 anno fa

Aria fritta

Fabrizio Carcano
Fabrizio Carcano
1 anno fa

Bell’artico,o, sottoscrivo ogni parola. Bravo collega

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1 anno fa

Sig.Percassi Luca metteteci un po’più di impegno nella comunicazione verso la gente, tifoseria….Siate un po’più chiari sui relativi progetti/programmi che avete in testa…e nn solo per VENDERE prodotti col marchio atalanta

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1 anno fa

Semper dic

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