
I laziali con Immobile dal 1′ davanti fanno paura però dopo il 4-0 al Milan non hanno più vinto. Decisivi i sincronismi difensivi
Quarta una, quinta l’altra, Lazio e Atalanta sono separate da un solo punto (39-38). I romani, che hanno realizzato due gol in meno (37-39), hanno raccolto 21 punti nelle 11 gare casalinghe, i bergamaschi, che hanno incassato sette gol in più (24-17), gli stessi 21 nelle 11 esterne.
La Lazio, dopo il 4-0 al Milan, non ha più vinto, l’Atalanta viene dalle battute d’arresto con l’Inter, in Coppa Italia, e col Sassuolo. La Lazio ha dalla sua una formazione molto ben collaudata, come scrive L’Eco di Bergamo, che si basa su precisi automatismi imposti nella fase difensiva da Sarri, al timone da un campionato e mezzo.
L’Atalanta deve stare attenta a Zaccagni, che parte dall’out sinistro ed è capace sia di andare sul fondo per crossare sia di accentrarsi per tirare e ha all’attivo 8 gol e 4 assist. Immobile, che sta rientrando da un fastidioso infortunio, 7 gol e 3 assist. Milinkovic, 4 gol e ben 8 assist, Anderson 6 gol e 2 assist, Luis Alberto 4 gol e 3 assist.
Poi c’è Pedro, reduce dal gol a Verona e Lazzari, che fa l’esterno basso a destra. In porta Provedel, dietro Romagnoli, Casale e Patric. Sugli esterni Hysaj, Marusic e Pellegrini. A centrocampo Cataldi, Basic e Marcos Antonio.
