
L’estremo difensore dell’Atalanta: “Quando si arriva a questo punto della stagione quello che si è raccolto è giusto”
Protagonista, anche se non sempre in positivo: Juan Musso, non sta vivendo una stagione troppo lineare, come del resto tutta l’Atalanta, ma sa che i nerazzurri possono dire la loro in questa seconda parte di stagione: “Quando si arriva a questo punto della stagione e con tante partite giocate, quello che si è raccolto è giusto. Meritato. Abbiamo passato periodi diversi durante questi mesi, ma abbiamo una buona classifica. Io vado a casa contento e soddisfatto quando la squadra vince. Se la squadra vince subendo dei gol ma facendone uno in più degli altri, va bene lo stesso“.
Musso: “Abbiamo raccolto quello che meritiamo”
“Gli errori? Mio papà, che è stato anche lui portiere, mi ha insegnato che chi gol nel nostro ruolo non può avere memoria. Sia nel caso di un errore che di una grande parata. Cerco sempre si essere presente nella giocata che bisogna fare: quella fatta bene o male nell’occasione precedente, non deve contare. Bisogna cancellare tutto il più presto possibile – ha detto a Tuttosport -. Il primo anno all’Atalanta è stato complicato. Sono arrivato a Bergamo subito dopo la Copa America, ho fatto poca vacanza e non ho avuto tempo di prepararmi. Ogni mese andavo in Argentina con la Nazionale: 20 ore di viaggio, si giocava pochissimo e io non vivo molto bene lo star fuori. Ora sto sempre meglio, cerco ogni giorno di migliorare e fare progressi. Ci sono state buone prestazioni, mie e di squadra, e altre invece meno. Quello fa parte del gioco ma io sono contento di come lavoro e di come sto migliorando“.
