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26 aprile: auguri a Bergamelli e all’asso di coppe Christensen

Mercoledì 26 aprile è anche il compleanno del danese Kurt Christensen, mancino danese che giocava anche mezzala

MTK, Partizan e Banik Ostrava in Mitropa Cup, doppietta nell’ottavo secco sotto la Maresana al Catania in Coppa Italia nella cavalcata verso l’unico trofeo in bacheca nella sede dell’Atalanta. Quindi, il gol del temporaneo pari al “José Alvalade” nel ritorno del primo turno di Coppa delle Coppe il 9 ottobre del ’63, 14 anni a mezzo prima della vendetta di Aldo Cantarutti, e al Basilea nella Coppa delle Alpi tanto per chiudere il triennio in bellezza. Ben sette da asso di coppe nella decina piena in 43 partite nerazzurre, dal 1961 al 1964, per il neo ottantaseienne Kurt Christensen, ala mancina che compie gli anni il 26 aprile insieme al difensore trentaseienne Dario Bergamelli, stesso piede ma una sola presenza in uscita dalle giovanili.

BERGAMELLI, UNA PRESENZA E VIA. Il centrale di Desenzano di Albino, 389 partite, 8 reti e 4 assist da professionista svincolatosi nella scorsa primavera dal Novara, già suo in Lega Pro nel 2014-2015, ha forse il rimpianto della sola presenza nella prima squadra della società in cui è cresciuto. Ovvero il ruolo di backup di Claudio Rivalta concessogli da Stefano Colantuono nel ko casalingo col Modena a metà della ripresa di quell’unica volta il 29 maggio 2006. Era serie B, la A Bergamelli l’ha giusto vista allo stadio quando non altrove impegnato. Poi, prestiti a Manfredonia, Monza, Salerno e Verona, prima di passare in comproprietà all’AlbinoLeffe, la parte più interessante della carriera (83 e 4 palloni nel sacco) agli ordini del Mindo (Armando Madonna) e del Mondo (Emiliano Mondonico). Riscattato nel 2011, dopo l’annata alla Reggina a titolo temporaneo, il proseguimento a Cremona, Movara, Catania e Ternana.

CHRISTENSEN, L’ASSO DI COPPE. Anche Christensen, un 11 da sistema che poteva diventare un 10, cioè da attaccante esterno a mezzala, chiuse curiosamente l’esperienza italiana in rossoazzurro etneo con un biennio a ruota di quello laziale prima di tornare all’OB Odense. Il commissario societario Luigi Tentorio lo scelse contestualmente al mediano-mezzala Flemming Nielsen: l’intermediario, o meglio lo scout, per la Scandinavia era don Silvio Porisiensi, lo stesso di Hasse Jeppson un novennio prima. In campionato, da Ferruccio Valcareggi a Carletto Ceresoli passando per il trionfatore del trofeo della coccarda Paolo Tabanelli e per Carlo Alberto Quario, Venezia, Inter e Modena come vittime, quest’ultima proprio la stessa che avrebbe impedito a Bergamelli la festa-promozione. 2 anni prima di Bergamo, il titolo danese del ’59 nel B 1909. A 33 anni, in patria, il ritiro di Kurt “Flipper”. Tanti auguri.

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