
Il colosso al centro dell’attacco veronese tra le possibili chiavi dell’incrocio pericoloso tra Europa e salvezza
Il pericolo pubblico numero uno per l’Atalanta nell’incrocio pericoloso Europa-salvezza della terzultima giornata? Le sponde dei quasi due metri di Milan Djuric, il gigante dell’attacco dell’Hellas Verona ospite al Gewiss Stadium di Bergamo dalla Curva Nord chiusa. Ne sembra convinto L’Eco di Bergamo nel focus odierno sui temi principali della partita, rimarcando che in trasferta i gialloblù hanno vinto solo l’ultima partita disputata, cioè a Lecce.
LE SPONDE DI DJURIC. Il serbo-bosniaco cresciuto a Pesaro, quindi di passaporto anche italiano, è il fulcro, anzi il terminale unico di un gioco fondato sulla fase difensiva sotto la linea della palla e sulle ripartenze spesso a suon di lanci lunghi. E la testa di Djuric, a 1 metro e 99 centimetri da terra, chiamerà Berat Djimsiti (9 centimetri di meno) a contrastarne appunto gli smistamenti aerei a favore dei compagni.
DJURIC, L’HELLAS E IL RESTO. Il quotidiano cittadino, infine, si focalizza sull’emergenza infortuni, lasciando comunque intendere che per ogni defezione tra quelle più recenti c’è la copertura dei rientri negli stessi ruoli. L’ex squalificato Joakim Maehle tampona la falla in corsia dello strappo al bicipite femorale sinistro di Brandon Soppy, mentre a fronte del recupero del bomber Ademola Lookman è Rasmus Hojlund il sostituto naturale di Duvan Zapata la cui stagione è finita per la lesione al gemello mediale destro. Il nigeriano dovrà essere l’alternativa in grado, nel caso, di sbloccarla.
