Presi di mira non solo quelli di nome Kevin, ma anche altri Bonacina, presunti parenti dell’arbitro di Foggia-Lecco
Se la sono presa con un omonimo che fa il metalmeccanico, col presunto cugino dai trascorsi nella Primavera lariana anche se ora è al Brusaporto e infine con un altro scambiato per il fratello. L’arbitro Kevin Bonacina della sezione di Bergamo ha involontariamente messo nei guai chiunque si chiami come lui o quasi oppure abiti nelle sue zone: nell’andata della finale dei playoff di serie C a Foggia contro il Lecco, sull’1-1 (botta e risposta Leo-Pinzauti, a 3′ dal 90′ Lepore su punizione per gli ospiti), non avrebbe concesso un rigore a Frigerio per poi annullare il gol a Ogunseye per un presunro fallo su Celjak.
LA SAGA DEI BONACINA. Bergamonews oggi ricostruisce la paradossale vicenda di scambi di persona, tutti indirizzati a colpire il fischietto “che risiede ad appena 40 chilometri da Lecco e segue il profilo social del Calcio Lecco” (sic). Un profilo fake, mentre quello dell’omonimo ospita il chiarimento del proprietario: “Mi dispiace per il Foggia, ma io sono un metalmeccanico”. Il caso più assurdo, invece, investe l’appena maggiorenne Luca Bonacina, costretto ad ammettere di aver fatto l’Under 19 lecchese e a smentire di essere il cugino di Kevin. Perfino il giornalista Matteo Bonacina è stato bersagliato, ma nemmeno lui ha legami.
Un arbitro di Bergamo ad arbitrare il lecco …. 😑😑😑 Pietà !!!