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Samaden si presenta: “Luca Percassi mi ha convinto in 10 minuti”

Si presenta il nuovo direttore del settore giovanile nerazzurro

Roberto Samaden si presenta alla stampa presso la sala stampa del Centro Bortolotti: “Sono onorato dell’opportunità. Ringrazio la proprietà per avermi scelto. Ho vissuto un’esperienza incredibile all’Inter e onestamente pensavo di completare la mia esperienza in una prima squadra, avevo di fatto già optato per un’altra scelta. Parlando con Luca Percassi in 10 minuti ho cambiato idea, soprattutto visti quelli che sono i progetti che l’Atalanta ha sui giovani. Ho sempre detto che è nel DNA della società investire sui ragazzi. Non vedevo l’ora di iniziare, sebbene dopo 33 anni non sia facile cambiare. Ho provato emozione a vedere la foto di Favini all’ingresso. Ha influito sulla mia scelta pensare di poter essere al suo posto. Chiaramente oggi si parla di un calcio diverso, e gli stessi ragazzi sono totalmente diversi. Bisogna cercare anche di farli divertire e sorridere un po’ di più. Sono molto fiero del premio Educativo al che all’Inter ci ha assegnato l’Eca nel 2022″.

TERRITORIO Non possiamo non prescindere dal territorio, come non può accadere a nessuno. Cercheremo di essere al passo coi tempi, quindi non vivremo solo di quello. Anche le regole di fatto obbligano a questo, visto che per una larga fetta del percorso non si potranno avere ragazzi fuori regione. É la base di partenza del tutto”.

UNDER 23 Per me è sempre stato un sogno avere una società U23. É innegabile che quel tipo di investimento è clamorosamente importante per un responsabile di settore giovanile”.

IL RESULATISMO Qualsiasi ragazzino vuole vincere, a maggior ragione se giovane. Noi adulti rendiamo questo un problema. Bisogna preoccuparsi della base, perché spesso non c’è un ambiente sereno nell’ambito delle partite. I grandi devono insegnare anche a come si perde una partita. La vera differenza tra noi e l’Europa è che l’ambiente non è così adatti a una serena crescita dei ragazzi”.

ALLENATORI L’idea di massima è di confermare tutti. Vedremo se qualcuno preferirà prendere altre strade. Ho iniziato a lavorare ieri all’Atalanta, poi assieme a Finardi e gli altri collaboratori definiremo l’organico degli allenatori”.

IL LEGAME CON BERGAMO “Essendo mia moglie bergamasca ho un buon legame con questa terra. Capisco anche il dialetto, anche se non lo parlo (ride, ndr)”.

ALLENAMENTI E PAGELLE “A me piace guardare partite e allenamenti, ma al contempo conosco i miei limiti. Ho bisogno di essere circondato da persone che conoscono il calcio di grande livello. Un altro sogno che realizzo è affacciarmi dal terrazzo e vedere tutti i ragazzi allenarsi. L’attenzione alla scuola? Oggi ancora di più è importante avere attenzione a 360°, senza sostituirsi alle famiglie. I ragazzi sono persone che hanno bisogno di attenzione. Devo poi ringraziare il mio predecessore Costanzi, che è stato il primo a telefonarmi appena ha saputo della scelta della società”.

FISICO O TECNICA? La cosa più importante è saper giocare a calcio e eseguire il gesto tecnico nella maniera migliore”.

RIFORMA PRIMAVERA “Sicuramente parte da un discorso più complesso, a cominciare dal fatto che in Italia si considerano i classe 2000 come giovani”.

 

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