Uno 0-0 allo stadio di Bergamo chiude in piena estate il primo campionato a girone unico: col Verona niente feriti
In porta c’era Carletto Ceresoli, l’uomo che avrebbe potuto vincere da titolare i due Mondiali 1934-1938 del commissario unico Vittorio Pozzo se solo non si fosse infortunato. Ma il futuro interista e bolognese, allora, era solo l’ex ragazzo cresciuto nell’Ardens, una sorta di mega vivaio delle periferia cittadina, e diventato grande nell’Atalanta, alle prese col primo campionato a girone unico a ruota della Divisione Nazionale girone A dell’annata precedente: serie B era e serie B rimase, chiudendo il 6 luglio 1930 con une bella inforcata di occhiali al “Mario Brumana” contro il Verona.
6 LUGLIO 1930: OCCHIALI AL BRUMANA. Il pareggio numero 15, a fronte di 11 vittorie e 8 sconfitte, quoziente reti 37 a 26, di una stagione da ottavo posto, a quota 37 punti. Salgono il Casale e il Legnano, i nerazzurri invece restano dove sono. Per la massima serie bisognerà aspettare l’anno di grazia 1937 e Ottavio Barbieri in panchina. Adesso c’è Aldo Cevenini e, col bomber da settebello Giulio Panzeri già distratto dagli studi in medicina, meglio non si può fare.
6 LUGLIO: LE FORMAZIONI. Atalanta: Ceresoli; Riccardo Cornolti, Perduca; Casati, Varasi, Volta; Lodi, Buschi, Simonetti, Giacomo Cornolti, Nebbia. All.: Aldo Cevenini (I). Verona: Olivieri; Goretta, Bergamaschi; Favalli, Bernardi, Cozzi I; Tommasi, Patuzzi, Bonesini, Dalfin, Biagini. All.: Andràs Kutik. Arbitro: Brunelli di Bologna.