Tramite un comunicato, la struttura ha voluto rispondere alle accuse della moglie dell’ex calciatore dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi

Nelle scorse ore, Roksana Malinovska, moglie dell’ex calciatore dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi, ora al Marsiglia, ha scattato un’accesa polemica via social lamentando dei disservizi all’ospedale di Bergamo e denunciando una lunga attesa prima che la figlia Olivia venisse assistita. Lady Malinovskyi ha usato parole dure tramite le sue storie Instagram e oggi è arrivata la replica dell’ASST Papa Giovanni XXIII che vi portiamo integralmente.

ASST Papa Giovanni XXIII replica a Roksana Malinovska

“Il caso della piccola Olivia, domenica scorsa, è stato seguito al Pronto soccorso di Bergamo in poco più di 2 ore, dall’accettazione al triage fino alle dimissioni. In quello stesso tempo, il medico di turno ha dimesso in tutto 11 bambini. È importante comprendere che i casi meno gravi sono tenuti a dare la precedenza ai più urgenti. Così può capitare di dover aspettare, come nel caso della piccola Olivia e di sua mamma Roksana. Durante l’attesa comunque Olivia è stata rivalutata due volte dall’infermiera di turno ed è stata anche proposta una terapia per alleviare il dolore della bambina – si legge -. Da sempre la domenica, con gli ambulatori pediatrici non funzionanti e il servizio di continuità assistenziale operativo solo nel prefestivo, il Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Papa Giovanni XXIII è il principale centro di riferimento specializzato cui si rivolge l’utenza in età pediatrica da tutta la provincia. Dal 2020, le infezioni diffuse nei bambini non seguono più il classico andamento stagionale precedente alla pandemia da Covid-19. I numeri di afflusso al Pronto soccorso pediatrico per il mese di luglio sono aumentati del 70% e sono ormai sovrapponibili ai picchi del periodo invernale, al punto che il servizio è stato potenziato. Domenica scorsa, quando mamma Roksana Malinovska si è presentata al Pronto soccorso con la figlia Olivia, erano attivi due ambulatori come nel periodo invernale“.

“Ciò non significa, come la stessa mamma di Olivia ha detto, che sia stato uno sbaglio’ portarla da noi anziché attendere la riapertura dello studio del pediatra di famiglia al lunedì. Le situazioni che presentano potenziali rischi per la salute dei bambini, come è il caso di alcune otiti, son tutte degne di un approfondimento da parte dei nostri specialisti – conclude la nota  -. Un ospedale specializzato nella cura dei bambini come quello di Bergamo si occupa allo stesso modo sia dei casi più complessi, sia di casi come quello della piccola Olivia. Lo sa bene papà Ruslan, amico del nostro ospedale, che ci ha onorato facendo visita più volte (anche il Natale scorso) ai bimbi da noi ricoverati, spesso in attesa di un trapianto oppure reduci da interventi complicati. A Olivia, che i nostri professionisti hanno aiutato a nascere tre anni e mezzo fa, auguriamo una pronta guarigione”.