Il giovane difensore dell’Atalanta: “Essendo l’unico bergamasco e atalantino in squadra sentivo la responsabilità di rappresentare al meglio la città e il club”
L’intensa estate dell’Atalanta è stata arricchita dalla soddisfazione di vedere il giovane Iacopo Regonesi laurearsi campione d’Europa con la Nazionale Under 19. Un successo che il giocatore ha commentato così: “Che bello aver vinto gli Europei U19 con l’Italia, ma so che è solo un punto di partenza, non certo di arrivo: c’è ancora molto da lavorare e adesso viene il difficile. La dedica è per la mia famiglia, che mi è sempre stata vicino e gli amici più stretti, quelli che mi seguono fin dall’inizio. Essendo l’unico bergamasco e atalantino in squadra sentivo questa responsabilità di rappresentare al meglio la mia città e il mio club“.
Atalanta: Regonesi racconta il suo sogno europeo
“È un traguardo storico perché era da vent’anni che l’Italia non vinceva questi Europei. Un’esperienza che ci porteremo dentro per sempre. Quando rivedo i video della finale, ancora mi viene la pelle d’oca – ha detto attraverso sul sito della società -. È stato il coronamento di un percorso di un anno, partito dalle prime qualificazioni in Polonia e cominciato in salita con una sconfitta con l’Estonia. Abbiamo superato poi un girone di ferro in Germania e siamo arrivati alla Fase Finale di Malta per giocarcela con una grande voglia e determinazione. Siamo partiti bene, poi la sconfitta per 5-1 con il Portogallo è stata un duro colpo ma abbiamo reagito da squadra tirando fuori tutto l’orgoglio che avevamo. In semifinale contro una delle squadre più forti, la Spagna, abbiamo fatto una grande partita, siamo andati due volte in vantaggio e l’abbiamo vinta con un gol a 5′ dalla fine. Quindi in finale la rivincita con il Portogallo e una gioia immensa. Rappresentare la propria nazione in un evento così importante è una grande responsabilità. Dopo un lungo percorso, quasi un film per tutto quello che è successo, ce l’abbiamo fatta”.