Franck Kessie si mise a trascinare la squadra alla rimonta, ma era troppo tardi: 21 agosto 2016, 4-3 per la Lazio
In quella serata si capirono due cose: che a Bergamo avremmo dovuto abituarci a una filosofia di calcio differente dal 4-4-1-1 e che Franck Kessie sarebbe stata la prima plusvalenza della nuova era. Non la prima assoluta di Gian Piero Gasperini sulla tolda di comando, visto che c’era già stato il trentaduesimo di Coppa Italia da tris secco alla Cremonese il 13 agosto (Toloi, autorete di Plak indotta dal Papu Gomez e lo stesso ivoriano). Ma quel ko per 4-3 rimediato contro la Lazio all’Atleti Azzurri d’Italia il 21 agosto di 7 anni fa, per quanto nefasto e dal seguito della sola vittoria col Torino nelle prime cinque giornate, tracciò nondimeno la linea di demarcazione netta con la piccola Atalanta da salvezza e basta.
21 AGOSTO 2016. La prima nella massima serie del Gasp da profeta nerazzurro, in realtà, fu una miscellanea di moduli che si sarebbe barcamenata ancora tra 3-5-2 e 4-2-3-1 di stampo Reja fino alla doppia vittoria ristoratrice con Crotone e Napoli all’insegna della difesa a tre e del trequartista tattico. Tornando a bomba ovvero alla serataccia contro Vladimir Petkovic, Immobile-Hoedt-Lombardi, tre sul gobbone entro il trentatreesimo che pare uno scioglilingua, uno-due del nuovo fenomeno che l’estate successiva sarebbe finito al Milan, quindi Cataldi e Petagna a definire lo score nel finale.