In un campionato che pare molto equilibrato, specie nelle zone alte della classifica, non perde assolutamente interesse ancora la corsa di chi prova a ritagliarsi un posto tra le big e sognare la qualificazione alla prossima Champions League.

Atalanta: i nuovi a lezione dai vecchi

Secondo la Gazzetta dello Sport, Atalanta e Fiorentina non lo dicono, ma sognano di diventare il quinto incomodo tra le quattro litiganti designate Milan, Inter, Juventus e Napoli. Se una di queste dovesse distrarsi Dea e Viola sono pronte ad inserirsi. L’Atalanta è una cooperativa del gol (sono nove i marcatori diversi in questa stagione) ma sta ancora aspettando che i nuovi salgano al livello della vecchia guardia. L’unico che sembra a Bergamo da una vita è Kolasinac, mentre sugli esterni – reparto chiave nel gioco di Gasp – Holm e Bakker stanno ancora prendendo ripetizioni di fase difensiva, con conseguente spremitura di Zappacosta e Ruggeri. I nerazzurri hanno rivoltato l’attacco come un guanto: via Hojlund, Zapata e Boga, dentro De Ketelaere, Scamacca, Touré (out fino a gennaio) e Miranchuk di ritorno. Se il belga in due mesi ha già fatto di più che in una stagione al Milan, l’ex Sassuolo è stato frenato da un infortunio quando si era finalmente tolto la ruggine per il lungo stop col West Ham. L’alchimista Gasp ha messo CDK a fare il centravanti, con Koopmeiners e Lookman larghi, però quando c’è da cambiare marcia durante il match il russo e Muriel – peraltro in crescita nelle ultime uscite – non riescono a garantire lo stesso rendimento. Come per Italiano, il gioco di Gasp prevede un’intensità quasi britannica e se la squadra non va a tutta fatica gestire. È successo anche nello scontro diretto del Franchi, quando l’ingresso di Adopo (altro volto nuovo che non riesce ancora a garantire la tenuta dei titolari in mezzo al campo) per Koop ha contribuito al tracollo finale. Hateboer – con l’attenuante del recupero dopo la rottura del crociato -, Palomino e Pasalic non sono ancora loro. Quando torneranno, le rotazioni più ampie potranno portare al decollo.