Uno uno-due da riscatto, in Italia e in Europa. Stante le condizioni fisiche e il ritmo partita da verificare dell’ormai recuperato Rafael Toloi, nel terzetto difensivo titolare dell’Atalanta è altamente probabile che Giorgio Scalvini sarà chiamato a imbracciare la doppietta Genoa-Sturm Graz. Due prove del nove dopo essersi fatto bruciare da Harry Kane e Jude Bellingham nella serataccia azzurra a Wembley martedì.

Scalvini e la crocifissione by Bellingham

All’allenatore Gian Piero Gasperini del palazzolese, di cui ha stima totale (“Pretendo tanto da lui e non gli faccio mai i complimenti”), serve la riedizione dell’eroe di Lisbona, non certo la prestazione-bis di Londra. Leggi, errori in uscita. Sul centravanti, in occasione del rigore causato dalla fuga del madridista atterrato da Di Lorenzo (28′); oltre la metà campo, su quest’ultimo, in occasione del ribaltamento dello score di Rashford (57′, QUI). Oltre al contrasto perso sul 3-1 del doppiettista Kane (77′, QUI) sul rilancio di Guehi spizzato maldestramente all’indietro dall’ex atalantino Bastoni.

Da Lisbona a Graz passando dal Genoa

Assodato che il ruolo naturale e più confacente al nemmeno ventenne (candeline l’11 dicembre) è quello di braccetto destro e non di centrale a tre, col Grifone alla ripresa del campionato dovremmo rivederlo nel pacchetto arretrato composto anche da Berat Djimsiti come perno e Sead Kolasinac sul centrosinistra. Esattamente la linea titolare a casa dello Sporting, prima che le noie dell’albanese facessero optare (9′ del secondo tempo) per il subentro del capitano italianobrasiliano poi lesionatosi il bicipite femorale sinistro in conseguenza di una botta al ginocchio. Con la scalata di Scalvini in mezzo, la sofferenza, pur senza colpe imputabili. Serve la doppietta Genoa-Sturm Graz, tra 22 e 26 ottobre, per toccare di nuovo le vette del rendimento?