Dove può arrivare l’Atalanta? Dirlo adesso, dopo poche giornate di campionato e con un lungo percorso da fare, è difficile dirlo, ma certamente i nerazzurri non si pongo limiti, spinti da un progetto decisamente rinnovato in estate, come confermato da Matteo Ruggeri: “Essere un bergamasco nell’Atalanta ti spinge a fare ancora meglio: ho maggiori motivazioni per dare il massimo per questa città e per questa maglia, che indosso fin da bambino. In Europa League la doppia sfida con lo Sturm Graz sarà fondamentale e ci sarà bisogno di tutti. A Lisbona abbiamo visto che possiamo lottare con qualsiasi squadra: nel primo tempo i nostri avversari non ci hanno capito niente, ci siamo espressi nel migliore dei modi, con gioco, intensità e pressing, con la voglia di aiutarci. Questi fattori possono fare la differenza in una squadra e farci arrivare in alto“.
Atalanta: Ruggeri punta il Genoa: “È come una finale”
“In campionato pensiamo a una partita alla volta. Ora c’è il Genoa, da affrontare al massimo come sempre, anche perché è una neopromossa con grande voglia di fare, come si è visto in varie occasioni anche con le big. Per noi è come una finale di Champions: se vinciamo restiamo attaccati alle zone alte della classifica – ha detto Ruggeri a L’Eco di Bergamo -. Abbiamo perso qualche partita fuori, ma non per le prestazioni, perché secondo me abbiamo fatto bene anche con la Lazio. In trasferta dobbiamo limitare qualche errore: per esempio abbiamo la pecca dei gol subiti in apertura. Sono problemi mentali e non fisici, altrimenti non avremmo rimontato due gol alla Lazio. In casa di sicuro ci aiuta il pubblico. Nasti? È stata una cosa tra compagni, può capitare. È stato un gesto folle, ma lui si è reso conto di avere sbagliato e si è scusato. L Nazionale maggiore? è un sogno che spero si avvererà presto: ora però non ci penso troppo”.