Ieri Giorgio Scalvini è stato dominante: incisivo sui primi due gol, difensore-tuttocampista e poi, con i cambi nel finale, schierato in mediana. Una sorta di chiusura di un cerchio della maturità che era iniziata, di fatto, con una buona prova in marcatura su Milinković-Savić due anni fa, in uno 0-0 all’Olimpico che vedeva un’Atalanta totalmente rabberciata per via delle assenze causate dal Covid.
In una situazione estrema (ad un certo punto non si sapeva nemmeno se la partita sarebbe stata giocata), la squadra di Gasperini strappò un punto importante, ed il ragazzo, allora diciottenne, cominciò, pian piano, a entrare nelle rotazioni. Il definitivo attestato di stima, forse, fu rappresentato dal duplice ingresso in campo nelle delicate sfide col Lipsia, ai quarti di Europa League. Ora, a distanza di due stagioni, sarà possibile far segnalare margini di crescita anche in quel senso, visto che in Europa la Dea spera di potersi divertire, nei prossimi mesi. Giorgio, che pure, anche se a volte non sembra, ha solo 20 anni, viaggia ormai a quota 81 gare ufficiali con la maglia del club in cui è cresciuto.
Bravo
E’ mediano