Su dieci presenze ne mise solo due in porta per poi andarsene altrove, al PAOK. Eppure sbuca sempre dalle nebbie del passato coi connotati della leggenda Zlatan Muslimovic, forse perché la Fiorentina con cui imbracciò la doppietta nella serata giusta non è esattamente nei pensieri più belli dei tifosi dell’Atalanta. Da quel 9 febbraio 2008 sono passati esattamente 16 anni.
16 anni dalle perle di Muslimovic
Ceduto dall’Udinese l’estate prima dopo essersi fatto parcheggiare a Perugia, Pistoia, Ascoli, Padova, Rimini, Messina a Parla, il bosniaco arrivò a Bergamo agli ordini di Gigi Delneri in una stagione in cui da backup delle punte c’era anche il fratello d’arte Simone Inzaghi. Manuel Belleri e Fernando Tissone gli assistman, a 1′ dal vantaggio dell’ex Giampaolo Pazzini e al novantesimo abbondante, quest’ultimo per una zampata non proprio a basso grado di difficoltà. 3 su 10 da titolare, perché ormai andava in voga il 4-4-1-1 con Cristiano Doni dietro Sergio Floccari con Antonio Langella a fare la spola dalla fascia alta a sinistra, Muslimovic avrebbe chiuso a Salonicco, Pechino (Guizhou Renhe), Zavrc e Koper in slovenia a 36 anni.
Raccattapalle
Atalanta-Fiorentina 2-2 doppietta di uno che oggi porterebbe lè borracce! Presente
Gasp lo metterebbe a pulire le poltroncine
Si c’ero, quella sera sembrava un fenomeno, ma son forse le uniche reti che ha fatto con la nostra maglia.
Presente!
Ci metteva tutto quello che aveva quando entrava rispetto
Farebbe fatica ad essere convocato in coppa italia…
Diventava un fenomeno
Ero presente. Era una partita in notturna
Avrei voluto vedere german denis nelle mani del gasp
presente… in curva sud se non sbaglio per la squalifica della nord mi sembra di ricordare
Era una discreta riserva in una squadra che giocava per la salvezza. Niente a che vedere con la qualità dei nostri attuali attaccanti