Questa forma fisica e questo entusiasmo che l’Atalanta mette in campo ormai da due mesi e mezzo, l’ha maturato proprio dalla gara d’andata contro il Milan, il 9 dicembre, vero punto di svolta stagionale, come scrive il Corriere di Bergamo. Da quella partita, la squadra si è riscossa dopo la brutta sconfitta col Torino e ha inanellato 11 vittorie, un pari e un solo KO negli ultimi due mesi e mezzo. Ha messo in campo prestazioni in crescendo, sempre più aggressiva ma allo stesso tempo solida, come evidenziano i numeri: nelle ultime 13 gare stagionali, Atalanta-Milan compresa, ha segnato 35 gol incassandone 9, praticamente un quarto.
Da quella gara è esploso anche il talento di De Ketelaere, che ha anticipato di un mese il rilancio di Miranchuk e Holm e di due mesi le qualità appena sbocciate di Bakker e Touré. Il belga in particolare, da quell’assist contro l’ex squadra per il bis di Lookman, ha collezionato 8 reti e 5 assist in 12 gare, quando nelle 16 precedenti si era fermato a 2 e 2. Pur avendo perso Muriel, decisivo il suo colpo di tacco che sancì la vittoria per 3-2 al 95’ e che resterà nella storia, paradossalmente la rosa si è allungata.