Quanto vola il tempo. Le imprese dell’Atalanta, però, rimangono a futura memoria. Soprattutto, nel caso del settebello sporco di Lecce che compie quattro anni proprio oggi, 1° marzo, quando precedono la tempesta. Il campionato sospeso per Covid-19, col centinaio scarso di tifosi bergamaschi scesi al “Via del Mare” e criminalizzati come untori dalla narrazione mediatica più vergognosa e umanamente avvilente mai vista su questi schermi. Fu una festa di calcio a lutti già iniziati e ciò offrì il desto agli sciacalli per puntare il dito sul popolo del pallone giusto per accantonare le responsabilità di politica e sanità.

1° marzo 2020: 4 anni fa il settebello a Lecce

Apre l’autogol di testa da centravanti alla rovescia di Donati a correzione dell’angolo di uno dei protagonisti, Josip Ilicic, che di suo la mette al 2′ della ripresa. Avanti dopo 17 giri di lancetta, la squadra bergamasca raddoppia al 22′ col primo dei tre acuti di Duvan Zapata, che si ripeterà nella seconda metà al 9′ e al 17′, mentre il Lecce andrà al riacciuffo all’intervallo grazie a Saponara (29′) e allo stesso firmatario dell’autorete (40′). Nella ripresa, sigilli finali di Luis Muriel a 1′ dal 90′ e Ruslan Malinovskyi al 2′ di recupero.

2019-2020: l’Atalanta da settebello

Fu la terza della collezione di settebelli, per i nerazzurri, che quell’anno sembravano irresistibili e lo furono a maggior ragione alla ripresa dell’attività in estate, quando giunsero a poche manciate dalle semifinali di Champions League nella rimontina del PSG a Lisbona il 12 agosto successivo. Prima, il 7-1 all’Udinese (Okaka, Ilicic, 3 Muriel, Pasalic, Diallo) al Gewiss Stadium il 27 ottobre 2019. Quindi, la via di mezzo a porta intonsa, il 7-0 in casa del Torino (3 Ilicic, Gosens, Zapata, Muriel) il 25 gennaio. E chi se lo scorda più, quell’attacco da Quota Cento?